”Il sindacato sta facendo un errore, dobbiamo aggiornare i protocolli di sicurezza. Noi dobbiamo dare risposte a chi lavora nelle aziende. Non si può invocare una legge. Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo sederci al tavolo e trovare soluzioni, il tempo ci gioca contro”. Lo sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sabato al convegno ‘Le imprese nella ripresa’ al Meeting di Rimini, parla del green pass nelle imprese.
”L’industria manifatturiera ha tenuto insieme il Paese. Tutti pensavano ad un crollo e invece ha retto. Quindi ci vorrebbe un’attenzione verso questo assett importante e quindi lo dovrei proteggere. In questo Paese non avviene. Il ministro Orlando insieme al sottosegretario Todde pensa di colpire con un decreto le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altre origini e su cui dobbiamo intervenire”, sottolinea parlando delle multinazionali che delocalizzano e licenziano. ”Alcuni comportamenti di alcune imprese non sono accettabili, ma bisogna lavorare insieme per attrarre e non per punire. C’è sempre questo approccio punitivo. Ma noi vogliamo punire l’asset più importante del Paese? Io ho un’altra visione che è quella della sostenibilità economica per rispondere alle altre sostenibilità, sociali, ambientale di cui tutti sentiamo l’esigenza”, sottolinea.
”Noi dobbiamo far ripartire la scuola fa tre settimane, però siamo al punto dell’anno scorso. Non abbiamo fatto nulla. C’è il futuro del nostro Paese e il sindacato dice no al green pass. Ci sono 187 mila professori e maestri non vaccinati. E questo la dice lunga”, sottolinea poi sul green pass per la scuola.