Federpol, errori giudiziari al centro del 65° congresso nazionale

(Adnkronos) – Giuristi, rappresentanti delle istituzioni, accademici e giornalisti: tante le personalità che prenderanno parte al 65simo congresso nazionale Federpol, in programma a Roma dal 26 al 28 maggio all’hotel Quirinale, quest’anno prevalentemente incentrato sul tema degli errori giudiziari. L’evento, che come consuetudine chiama a raccolta i detective di tutta Italia, è da considerarsi di assoluto richiamo per il settore, costituendo l’occasione più importante di incontro nel corso dell’anno solare per gli addetti ai lavori.  

Federpol, Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza, associazione maggiormente rappresentativa in Italia per gli investigatori privati, con oltre mille agenzie federate sul territorio nazionale, nell’occasione, fra l’altro, festeggerà il raggiungimento di un traguardo storico, ovvero, il riconoscimento professionale del tesserino ministeriale. “Un premio agli sforzi di questi anni – sottolinea il presidente Luciano Tommaso Ponzi – si tratta di uno strumento di lavoro fondamentale, che significa anche il formale riconoscimento di una professione, per il quale mi preme ringraziare tutti i funzionari ministeriali che hanno lavorato per rendere possibile ciò che Federpol chiedeva a pieno diritto da anni”. 

Durante i lavori verranno tributati diversi riconoscimenti, fra i quali spiccano quelli alla ministra Cartabia “per l’instancabile impegno volto ad assicurare la continuità dei servizi giudiziari nonostante l’enorme difficoltà legate alla pandemia, e per le misure messe in atto per migliorare la Giustizia, trasformandola in uno degli asset principali per l’Italia”. Quello alla ministra Lamorgese “per l’instancabile impegno che l’ha vista protagonista in un periodo difficile per il Paese, segnato dalla pandemia, volto a garantire la serenità delle Comunità, rafforzando il rapporto di fiducia fra cittadinanza e istituzioni, essenziale per la condivisione di diritti e doveri”. E, infine, quello al sottosegretario Molteni “per l’attenzione dimostrata per la professione dell’investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale portandone a compimento l’iter ormai decennale”. 

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