Inps, nessuna differenza di genere tra richiedenti riscatto laurea

Il numero di individui con almeno una richiesta di riscatto della laurea è cresciuto nel tempo, sia tra gli uomini che tra le donne, senza grandi differenze di genere. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Inps. Si evidenzia una crescita molto marcata nelle richieste di riscatto ordinario che per gli uomini passano da 10.302 nel 2018 a 16.457 nel 2019, mentre coloro che richiedono il riscatto agevolato nel 2019 sono 11.081. Il numero di individui con richieste agevolate nel 2019 è molto vicino al numero di individui con richieste ordinarie nell’anno precedente all’introduzione dell’agevolazione, quasi a suggerire che il tradizionale volume di richieste effettuate tramite il vecchio sistema (ordinario) si sia spostato verso il nuovo (agevolato). Le stesse tendenze si rilevano per le donne le cui richieste ordinarie raddoppiano tra 2018 e 2019 e il cui numero di richieste agevolate nel 2019 è molto vicino al numero delle ordinarie nel 2018. L’anno 2020 porta ad una leggera flessione nel numero di domande, ma la tendenza alla crescita rimane visibile sia tra gli uomini che tra le donne.  

La crescita delle domande di riscatto è solo parzialmente spiegata dall’anticipo pensionistico. Infatti, guardando gli individui di entrambi i sessi che hanno optato per Quota 100 nel 2019 o 2020 e che hanno riscattato (con almeno una domanda) negli anni dal 2016 al 2020, si vede che gli incrementi nel numero di individui che hanno richiesto il riscatto non derivano dall’incremento di coloro che hanno optato per l’anticipo e contemporaneamente riscattato la laurea.  

Di fatto poco più di 2.000 individui che hanno ricevuto l’anticipo pensionistico lo hanno fatto attraverso il riscatto della laurea nel 2019 (con modalità ordinaria) a fronte di circa 31.000 individui complessivi che hanno richiesto il riscatto ordinario nel 2019, circa il 6%, mentre per il 2018 questa percentuale è poco più alta del 4%. Numeri molto più piccoli si rilevano nel caso degli individui che hanno fatto richieste agevolate.  

L’incremento nei riscatti di laurea è quindi solo parzialmente dovuto alla volontà di anticipare la pensione attraverso le agevolazioni disponibili. Le donne che richiedono il riscatto ordinario nel 2018 hanno in media 38 anni d’età e 14 di esperienza lavorativa nel settore privato, caratteristiche pressoché identiche a quelle delle donne che richiedono il riscatto agevolato nel 2019 e 2020. Invece, gli uomini che richiedono il riscatto agevolato nel 2019 e 2020 sono leggermente più giovani e un po’ meno esperti (38 anni e 14 di esperienza lavorativa) di chi ha richiesto l’ordinario nel 2018 (41 anni e 18 di esperienza). Nel complesso, però i dati suggeriscono una notevole somiglianza tra coloro che richiedono i riscatti ordinari prima del 2019 e coloro che richiedono il riscatto agevolato. I riscatti ordinari del 2019 invece provengono da una platea molto più anziana ed esperta rispetto al passato, 43 anni d’età in media per le donne e 19 di esperienza lavorativa e 46 anni d’età per gli uomini e 22 di esperienza lavorativa.  

I numeri crescono ancora se si guarda al 2020 quando l’età media delle donne è di 47 anni con 23 anni di esperienza mentre l’età media degli uomini è 49 anni con 26 anni di esperienza. Su queste grandezze possono incidere i richiedenti di anticipo pensionistico che seppur in numero esiguo (6%) hanno un’età media molto più alta dei soggetti che abitualmente richiedono il riscatto prima del 2019 in forma ordinaria.  

Le domande di riscatto sono aumentate negli ultimi anni confermando un incremento del cosiddetto tiraggio della misura. Gli anticipi pensionistici spiegano solo in parte tale aumento. Parte dell’incremento potrebbe essere spiegato dall’esternalità positiva prodotta dal riscatto agevolato che ha indotto molti più soggetti ad informarsi sulla misura. Non trovando nell’agevolata un beneficio diretto in termini di rendita pensionistica, i soggetti più anziani e più ricchi hanno poi deciso sulla scorta delle informazioni ricevute di muoversi verso il più tradizionale anticipo ordinario. 

(Adnkronos)