“Quest’anno il caldo ha colpito duramente le nostre produzioni, soprattutto l’anguria Calabresella, ma noi portiamo avanti la nostra mission aziendale, legata a qualità e territorialità, da cui nasce il nuovo brand ‘Calabresella l’anguria ti fa bella’ che mi auguro arrivi su molte tavole per il giorno di ferragosto”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Iolanda Turrà, responsabile amministrativo dell’azienda agricola Giovanni Turrà di Crotone. “Quello che colpisce – spiega – è soprattutto il tasso di umidità, per tutta l’estate è come se tra cielo e terra ci fosse un velo che ostruisce i raggi del sole”.
“Questa situazione meteorologica – sottolinea – comporta delle problematiche dal punto di vista agricolo perché accelera il processo di maturazione e, laddove il mercato non è pronto ad accogliere questo ulteriore prodotto, si riduce il prezzo e comunque rimane invenduto”.
“L’anguria – continua – è un prodotto abbastanza resistente e, quindi, ha abbastanza tempo per rimanere nei campi prima di essere raccolto. In ogni caso, stiamo parlando di un processo a scadenza e, quindi, stiamo procedendo con lo stoccaggio all’interno delle celle frigorifere, per poi passare alla lavorazione, al confezionamento e alla distribuzione”.
“Purtroppo – ammette Iolanda Turrà – il Covid si è fatto sentire notevolmente anche durante l’estate. Noi come azienda stiamo registrando una riduzione dei consumi di almeno il 50% rispetto al mese di giugno”.
“Comunque – precisa – anche quest’anno ci siamo attestati a un livello di qualità eccellente e da questo punto di vista il nostro lavoro è premiato, anche se tutto il resto è devastante. La nostra anguria è di fascia alta, e si caratterizza per una polpa fragrante, di colore rosso intenso e un profumo inebriante”.
“E’ un prodotto made in Italy – aggiunge – favorito dal microclima della zona in grado di far diventare il frutto eccellenza del nostro territorio, tant’è che si superano mediamente anche i 13 gradi brix”.