Tra lockdown e caos green pass agenti di viaggio fermi dal 23 febbraio 2020

“E’ vero che il turismo si è ripreso, ma le agenzie di viaggio rappresentano solo una parte del settore, che però soffre ancora la crisi. Noi, come imprese, ci siamo fermati il 23 febbraio del 2020, quando è scoppiata la pandemia e immediatamente dopo è stato chiuso il mondo”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Fulvio Avataneo, presidente Aiav, Associazione italiana agenti di viaggio.”Noi – sottolinea – abbiamo dovuto cancellare tutto il lavoro che era stato fatto da settembre 2019 a febbraio, dai viaggi di nozze a quelli di gruppo. Nel 2020, tra lockdown e paura, non abbiamo venduto ‘nulla’, molte agenzie hanno registrato un crollo verticale del 97,2%, mentre nel 2021 abbiamo avuto i corridoi chiusi per qualunque destinazione, dove non potevamo andare noi e dove non ci volevano gli altri Paesi”. 

“Sempre nel 2021 – fa notare Avataneo – abbiamo avuto la possibilità di vendere il turismo italiano, ma la confusione che si era creata per il green pass ha fatto si che la stagione estiva sull’Italia fosse fortemente compromessa”.  

“Di ristori per le agenzie di viaggio – commenta – se ne parla, ma i soldi sui conti correnti non arrivano. Il turismo ha beneficiato di un contributo a fondo perduto, che però è stato erogato solo in parte per i primi mesi del 2020, 23 febbraio-31 luglio. Tuttavia, alcune agenzie ancora non lo hanno ricevuto. Per la seconda parte, 1° agosto-31 dicembre, il contributo è sparito completamente”. 

“Per la prima parte del 2020 – ricorda – sono stati erogati quasi 500 milioni di euro, per tutto il 2021 si parla erogarne quasi 200 milioni. Quindi, per un intero anno il settore avrà una dotazione finanziaria nettamente inferiore a quella che è servita per tenere in piedi parte delle imprese per la prima parte dell’anno 2020”. 

“Questo – spiega – determina una situazione di difficoltà in termini di programmazione: non posso sapere se potrò mantenere attualmente i miei assunti perché non so se lo Stato mi consentirà di portare avanti la cassa integrazione. Non so se potrò ancora permettermi pagare l’affitto, perché magari non vengo considerato nella parte del bonus che aiuta anche quello”.  

“I turisti italiani – rimarca il presidente Aiav – stanno viaggiando in tutte le parti del mondo comprando biglietti, appartamenti e hotel sulle piattaforme straniere, mentre alle agenzie di viaggio viene detto che c’è un elenco E di Paesi in cui non si possono mandare i turisti”. “Questo – ammette – vuol dire essere fermi”.  

“Ero – ammette – un fan sfegatato di Garavaglia. Un ministro che arrivava con voglia di fare in un ministero ‘nuovo’. Oggi sono molto triste nel vedere la figura di un ministro che potrebbe essere importante, ma che è relegata a macchietta”.  

“Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, – ricorda – ha annunciato che verranno aperte 7 destinazioni, aprendo nuovi corridoi turistici: Maldive, Mauritius, Repubblica Domenicana, Aruba, Mar Rosso, Zanzibar, Seychelles. Destinazioni coperte però da una sola compagnia aerea la Neos Air di proprietà Alpitour che effettua voli Covid tested. Alpitour è il principale tour operator italiano ed è stato agevolato con la sua catena charter, ma non altri tour operator e agenzie di viaggi. Queste ultime, infatti, solo in parte acquistano dai tour operator perché organizzano loro stesse viaggi in tutto il mondo”. 

“Non sono stati aperti – continua – corridoi turistici, ma è stata aperta ad Alpitour la possibilità di recuperare traffico, a discapito di tutti gli altri operatori turistici italiani che non hanno villaggi e che non hanno una compagnia aerea”.  

“E’ necessario – suggerisce Avataneo – aprire i corridoi anche verso altri Paesi come gli Usa e verso anche altre destinazioni culturali e di business. Ci sono le rotte sul’Oriente, sui Paesi africani che sono importanti”.  

 

(Adnkronos)