(Adnkronos) – Sono mamme moderne, digitali, come tante ‘colleghe’ genitrici fanno i selfie con i propri figli ma pensano anche al selfiemployment. Donne che, oltre a vivere la loro maternità, non rinunciano all’idea di lavorare e magari realizzare un proprio sogno professionale. È quasi ultimato il corso ‘Yes I Start Up’, percorso gratuito di formazione all’autoimpiego che fornisce le competenze necessarie a trasformare un’idea imprenditoriale in realtà, organizzato da Gruppo Iovine, società certificata Iso 9000 e Iso18000, che opera, su tutto il territorio nazionale, nel settore della consulenza aziendale e della formazione.
A partecipare a questa iniziativa di stimolo all’autoimprenditorialità per giovani e donne inoccupate ci sono quattro mamme con idee chiare, che con un occhio guardano la prole e con l’altro al loro futuro. Oggi il lavoro non si trova facilmente, soprattutto dopo i periodi di lunga maternità che hanno significato tanto lavoro familiare, ma spesso anche l’uscita dal mercato del lavoro. E dunque in loro aiuto arriva un’opportunità di formazione mirata e personalizzata che le accompagnerà alla costruzione del progetto che hanno partorito. Hanno deciso di scommettere su di sé grazie al sostegno economico di Anpal, Ente nazionale per il microcredito e Invitalia, e al supporto tecnico gratuito dei consulenti qualificati di Gruppo Iovine.
L’obiettivo è realizzare 4 nuove attività: un forno per la produzione di ‘pane casereccio’ nel Cilento, uno studio di grafica e comunicazione, un laboratorio artigianale e un orto condiviso per rilassarsi lavorando la terra. Si chiamano Alice, Claudia, Maria Chiara ed Emanuela: una è un architetto, un’altra per anni ha lavorato nel negozio di pelletteria di famiglia, un’altra ancora non è mai riuscita a trovare un lavoro continuativo come grafica: “Al Sud è difficile svolgere questa attività con professionalità ma oggi la telematica ti dà la possibilità di valicare i confini locali”, afferma.
Maria Chiara di Torre Orsaia, cilentana, è la mamma più giovane di tutte, ha 33 anni. “Questo non è l’inizio di un semplice corso, di un qualcosa che ti permette di acquisire delle conoscenze, ma bensì un nuovo inizio in cui ripongo la speranza e la possibilità di concretizzare un progetto volto a cambiare il futuro mio e magari dei miei figli”.
“Hanno tutte voglia di riscatto, indipendenza economica, gusto per la sfida e orgoglio per le proprie tradizioni e attitudini oltre che per la propria femminilità”, dichiara Luca Iovine, formatore e manager di Gruppo Iovine. Hanno tanti dubbi e tante preoccupazioni, “ma è legittimo quando si costruisce un’azienda da zero: nessun imprenditore, neanche il più esperto è convinto al 100% dei risultati che otterrà: il rischio è parte dell’impresa”, sostiene il commercialista Alessandro Di Francesco, altro docente del corso. “Dubbi sui risultati ma non sulla bontà dell’idea progettuale: a volte è solo una questione di tempo che è necessario a far maturare il progetto, anche dentro di sé”, prosegue Iovine.
Il corso si concluderà il 14 febbraio, poi le 4 agguerritissime mamme dovranno presentare il business plan per finanziare la loro idea d’impresa: ma durante il corso è nata un’amicizia e magari presenteranno un progetto unico per affrontare insieme le sfide del mercato.