Consulcesi con Street Child contro povertà educativa in Liberia

(Adnkronos) – L’istruzione è ancora un sogno per centinaia di bambine e bambini di Fahn Jack, come di tantissime altre comunità rurali della Liberia. È per contribuire a cambiare questa realtà e alla costruzione di un futuro migliore e sostenibile che Fondazione Consulcesi ha deciso di supportare Street Child Italia nella realizzazione di una nuova scuola nella contea di Margibi. “Che si tratti di istruzione primaria per bambini e persone svantaggiate della nostra società – afferma Silvia Superbi, direttrice di Fondazione Consulcesi – o di aggiornamento specialistico dedicato ai professionisti del settore salute, la formazione è da sempre una colonna portante della nostra idea di assistenza e sostegno. Siamo infatti convinti che per migliorare la qualità della vita di tutti sia necessario partire dall’educazione, unica vera finestra sull’emancipazione e sull’empowerment delle comunità più fragili”.  

A distanza di 20 anni dalla fine della sanguinosa guerra civile (1980-2003) che ha causato oltre 200mila vittime e la distruzione di tre/quarti delle scuole del Paese – spiega una nota – gli abitanti della Liberia, frammento d’Africa occidentale affacciato sull’Atlantico, stanno dimostrando una “straordinaria resilienza”. Tuttavia, come ricorda l’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), nel Paese “la povertà rimane alta, così come le disuguaglianze di reddito e di genere, mentre si stima che il 57% di bambini e bambini in età scolare restano esclusi dal sistema educativo”.  

La situazione delle ragazze “è particolarmente compromessa – spiega Andrew Tehmeh, Country Director per Street Child in Liberia – matrimoni precoci e gravidanze in età adolescenziale sono all’ordine del giorno, sia come risultato dei traumi subiti durante il conflitto che degli abusi perpetrati. Nella comunità di Fahn Jack, come in molte altre comunità rurali del Paese, le giovani donne vogliono avere un’istruzione e costruire un futuro migliore per sé e per i propri figli, ma sono costrette a lavorare nelle piantagioni di gomma per sostenere l’economia della famiglia”. 

Oltre alla nuova scuola – con 3 classi da 20 alunni ciascuna che dovrebbe essere pronta tra 3 mesi – Fondazione Consulcesi sosterrà l’acquisto dei materiali didattici e della formazione degli insegnanti, in linea con la sua mission di supportare lo sviluppo attraverso un’istruzione di qualità, e con il più ampio progetto portato avanti da Street Child nella comunità liberiana. Qui l’organizzazione non governativa, parte della rete internazionale Street Child, si occupa infatti di sostenere l’istruzione di donne e bambini anche attraverso il sostegno economico alle famiglie, promuovendo il reperimento dei redditi con diverse attività come il prestito di semi o il programma Fbs (family business scheme) e fornendo sostegno economico e formazione alle famiglie per la creazione di un piccolo business che miri a diventare autosufficiente. 

“Con Street Child – sottolinea Simone Colombati, presidente di Fondazione Consulcesi – condividiamo non solo il sostegno all’infanzia attraverso il contrasto alla povertà educativa ma ritroviamo i valori e gli obiettivi che da sempre guidano anche il nostro operato, primo fra tutti realizzare progetti che abbiano continuità nel tempo”. A tale proposito, “la comunità e le istituzioni locali – aggiunge Roberta Giassetti, direttrice di Street Child Italia – sono attivamente coinvolte, sia nello sviluppo che nell’implementazione del progetto. Grazie alla partnership con il ministero dell’Educazione, dopo il primo anno di attività, la scuola ormai ‘andata a regime’ diventerà parte della politica pubblica e saranno proprio gli enti locali a gestirla”.  

Fondazione Consulcesi – conclude la nota – nasce per sostenere le necessità dei più fragili sia attraverso la realizzazione di attività proprie, sia in collaborazione con altri soggetti istituzionali, promuovendo l’interazione tra Terzo Settore e mondo imprenditoriale. Tra i più recenti progetti dedicati al sostegno dell’infanzia e all’inclusione sociale ci sono: quello realizzato con l’Associazione Divertitempo dedicato ai bambini con disabilità e bisogni speciali e quello contro la povertà educativa di bambini e adolescenti attivo a Tirana. Accanto a questi la Fondazione è al fianco dei più vulnerabili attraverso la formazione dei professionisti e il sostegno ai sistemi sanitari, per contribuire ad annullare le disuguaglianze nell’accesso alle cure e vedere finalmente riconosciuto a tutti il fondamentale diritto alla salute con attività come l’Unità mobile attiva su Roma che offre un servizio di assistenza sociosanitaria per soggetti fragili e senza fissa dimora e le ormai innumerevoli missioni in Eritrea in ambito urologico, pediatrico e nefrologico-interventista e della terapia dialitica. 

(Adnkronos)