(Adnkronos) – Un nuovo tassello nel dibattito sulla possibile associazione tra consumo di edulcoranti e aumentato rischio di tumori. A fornirlo è un vasto studio francese pubblicato su ‘Plos Medicine’, i cui risultati propendono per il rischio e che vuole offrire nuovi spunti per la rivalutazione in corso dei dolcificanti da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e di altre agenzie sanitarie a livello globale.
L’industria alimentare – ricordano i ricercatori – utilizza dolcificanti artificiali in una vasta gamma di alimenti e bevande, come alternative agli zuccheri aggiunti, per i quali gli effetti su diverse malattie croniche sono ormai ben consolidati. La sicurezza di questi additivi alimentari è dibattuta, con risultati contrastanti per quanto riguarda il loro ruolo nell’eziologia di varie malattie. In particolare, la loro cancerogenicità è stata suggerita da diversi studi sperimentali che però non hanno dato risultati definitivi. Da qui l’avvio dello studio che, complessivamente, ha incluso 102.865 adulti della coorte francese NutriNet-Santé (2009-2021, tempo di follow-up mediano 7,8 anni).
Al lavoro hanno partecipato ricercatrici e ricercatori di diversi enti francesi – Inserm, Inrae, università Sorbona Paris Nord, Cnam – che hanno raccolto le informazioni e valutato statisticamente l’associazione tra consumo di edulcoranti e rischio di tumori, tenendo conto dei diversi fattori potenzialmente confondenti – età, sesso, livello d’istruzione, attività fisica, indice di massa corporea, diabete, peso, antecedenti familiari per cancro, consumo di alcol, consumo di sale e cibi spazzatura – concludendo che, confrontati con chi non ne consuma, i soggetti che assumono più edulcoranti avrebbero un rischio maggiore di sviluppare tumori. “Questo studio suggerisce – afferma Charlotte Debras, prima autrice della ricerca – che gli edulcoranti artificiali, utilizzati in numerosi alimenti, potrebbero rappresentare un fattore di rischio importante di cancro, anche se saranno necessari ulteriori dati su larga scala per confermare i risultati”.