Acqua, Arera: “Migliora dato su perdite idriche, scende dal 43,7% del 2016 al 41,2%”

“A livello nazionale migliora il dato sulle perdite idriche (oggi al 41,2% rispetto al 43,7% del 2016), nonché un contenimento dei valori degli indicatori riferiti alle interruzioni del servizio, alla frequenza degli allagamenti e sversamenti da fognatura e al tasso di superamento dei limiti nei campioni di acqua reflua scaricata”. Ad affermarlo è il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini nel corso della sua relazione annuale alla Camera sullo Stato di servizi e sull’attività svolta dall’Autorità. 

“A fronte di una crescita degli investimenti si conferma una sostanziale stabilità delle tariffe all’utenza, pur in presenza dell’avviato percorso di miglioramento della qualità del servizio idrico integrato e del ricorso, da parte di talune realtà gestionali, alle misure regolatorie introdotte per valorizzare interventi per la sostenibilità e la resilienza del Climate Change. Infatti, applicando i criteri per il riconoscimento dei costi efficienti introdotti con il Metodo tariffario idrico MTI-3, la variazione media dei corrispettivi applicati all’utenza, rispetto all’anno precedente, è risultata pari, nel 2020, all’1,97% con una spesa media annua sostenuta dall’utenza domestica residente (di 3 persone) pari a 317 euro/anno (2,12 euro per metro cubo consumato)”.
 

(Adnkronos)