Al via ‘Milano Digital Week’, cinque giorni dedicati allo ‘sviluppo dei limiti’

(Adnkronos) – Apre i battenti oggi ‘Milano digital week’, la più grande manifestazione italiana dedicata all’educazione, alla cultura e all’innovazione digitale promossa dal Comune di Milano e realizzata da Iab Italia, Cariplo Factory e Hublab con il sostegno del main partner Intesa Sanpaolo.  

Cinque giorni in calendario, fino a lunedì 14 novembre, con oltre 400 eventi in presenza aperti alla città. Tema, ‘Lo sviluppo dei limiti’, pensato in occasione del cinquantesimo anniversario della ricerca ‘I limiti allo sviluppo’, prima critica ‘ecologica’ del modello di produzione occidentale in continua espansione, proposta dal Club di Roma nel 1972 e realizzata da ricercatrici e ricercatori del Mit-Massachusetts institute of technology di Boston. 

Tra gli eventi in programma domani, da segnalare ‘Il linguaggio della città del futuro’, a cura di OpenKnowledge. Dalle 9 alla Liberty Tower (ex Torre Tirrena), in Galleria de Cristoforis, un workshop per scoprire insieme la Milano che ci attende. Applicando la metodologia del ‘future thinking’, ogni gruppo partecipante avrà la possibilità di ‘sperimentare’ una città futuristica, non ponendo limiti all’immaginazione e lasciando che sia la fantasia a far emergere gli elementi fondanti della nuova metropoli. Alla Liberty Tower, nel cuore del centro di Milano, si ragionerà sui macro-trend sociali, ambientali e demografici di una città. 

Sempre domani, alle 9.30, al Politecnico di Milano, Campus Leonardo, sala Donatori, in piazza Leonardo da Vinci 32, l’evento ‘Il cinema ovunque. ri-attivazione digitale dello spazio pubblico’, a cura del Politecnico di Milano, Luca Maria Francesco Fabris, Riccardo M. Balzarotti e Valentina Labriola. Pensato per un’audience di max 20 persone, si concentra sul tema della digitalizzazione del cinema e della riscoperta dello spazio pubblico come luogo di intrattenimento collettivo tramite tecnologie di uso comune che permettano di condividere interattivamente spazi ed emozioni. Le attività di workshop si svolgeranno sia in ambiente chiuso sia aperto e saranno disponibili in streaming e appoggiate e documentate su social-media. 

Alle 10.30 l’evento ‘Da globale a locale: l’agenda 2030 al centro. Una riflessione integrata tra teoria, evidenze empiriche e suggerimenti’, alla fondazione Eni Enrico Mattei, in corso Magenta 61. Realizzato a cura di fondazione Eni Enrico Mattei, l’incontro è dedicato al tema della sostenibilità. Che non va intesa solo nella declinazione a livello urbano degli obiettivi di sviluppo sostenibile concordati a livello internazionale, ma significa capacità di far dialogare i diversi livelli di governance e considerare non solo le nazioni, ma includere anche i territori, le unità metropolitane e urbane con le loro dimensioni socioeconomiche e demografiche. Un workshop con istituzioni internazionali e pubbliche nazionali con attori del cambiamento impegnati sui territori. 

Con Maria Cortes Puch, Un Sdsn Massimo Gaudina, Commissione Eu Stefano Marta, Oecd, Martino Miraglia, Un Habitat, Carla Rey, Aiccre, Mara Cossu, Mite, Laura Cavalli, Fondazione Eni Enrico Mattei – Feem, Sdsn Italia, Belinda Gottardi, il sindaco di Castel Maggiore Massimo Renno, Botteghe del Mondo, Aeres Venezia, Gabriella Calvano, Gruppo di lavoro Educazione – Rus, Daniela Bernacchi, Global compact network Italia – Gcni Alessandro Lanza, Fondazione Eni Enrico Mattei – Feem. 

Alle 10.30 all’Adi design museum di Piazza Compasso d’Oro 1, l’evento ‘Save our planet’, a cura di Associazione archivio storico Olivetti. SI parlerà della salvaguardia dell’ambiente e del futuro del pianeta Terra, temi cruciali per Aurelio Peccei, alto dirigente Fiat e amministratore delegato di Olivetti dal 1964 al 1967, e poi vicepresidente fino al 1973. Il fondatore del Club di Roma, nel 1971, promosse una campagna, ‘Save our Planet’: 6 manifesti di noti artisti, architetti e fotografi americani, riprodotti ciascuno in 2000 esemplari, e venduti per sostenere con il loro ricavato progetti dell’UNICEF nei paesi in via di sviluppo. 

Partecipano Pier Paolo Peruccio (Politecnico di Torino, membro del direttivo della Fondazione Aurelio Peccei e di World design organization) e Mario Salomone (sociologo dell’ambiente, segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale – Weec), moderati da Gaetano di Tondo (presidente dell’Associazione archivio storico Olivetti). 

In programma alle 11 di domani anche l’evento online ‘Il capitalismo delle piattaforme: i limiti invalicabili all’economia che produce’, a cura di Hublab. Michele De Palma (Fiom), Laura Carrer (giornalista) e Davide Sisto (Tanatologo) discutono con il sociologo Flaviano Zandonai su problemi e limiti, spesso esiziali, della gig economy. Tra algoritmi, mancati diritti e licenziamenti post mortem. 

Alle 11.30 al Politecnico di Milano, ‘Stress e benessere lavorativo e personale: quali limiti?’, a cura di Deib-Polimi. Un panel di presentazioni sul legame tra lavoro, stress e benessere e sulle opportunità di monitoraggio fisiologico dei livelli di flow (stato di elevata concentrazione associato a soddisfazione e sensazioni positive) e stress rese possibili dalle più recenti tecnologie. I ritmi della società moderna e la disponibilità di tecnologie che consentono di rimanere sempre connessi rappresentano, da una parte, fattori che accelerano lo sviluppo della società in cui viviamo ma, dall’altra, elementi in grado di esporre i lavoratori a stress cronico e ai relativi rischi per la salute. Dove si colloca il limite tra benessere lavorativo e stress? 

Alle 14 al Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco, ‘La polis 3.0 tra tecnologie ubique e diritti della persona: le nuove regole Ue’. Museo nazionale Scienza e Tecnologia via San Vittore 21. A cura di avvocato Pappalardo Massimiliano, partner di Ughi e Nunziante studio legale. L’evento analizza gli scenari futuri della Polis 3.0, tra metaverso ed intelligenza artificiale: l’integrazione tra mondo fisico e digitale e gli impatti che l’ubiquità tecnologica potrà avere sulla vita delle persone e sui modelli di business alla luce di un quadro normativo europeo in evoluzione. Verranno esposti i diversi punti di vista sugli scenari futuri alla luce della trasformazione tecnologica in atto e di un quadro normativo europeo in profonda e rapida evoluzione. 

Alle 14.30 alla fondazione Eni Enrico Mattei, in corso Magenta 61, ‘Ethos & techne: l’etica nella progettazione della tecnologia’, a cura di Fondazione Silvio Tronchetti Provera, Politecnico di Milano, Feem, Hublab.  

Sviluppare nuove tecnologie vuol dire sempre più spesso affrontare temi etici ancora sconosciuti o affrontati solo parzialmente. Un’etica della progettazione e dei processi e l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, esponenzialmente dirompenti, aggiungono un ulteriore gradiente di responsabilità sull’innovazione stessa. Fondazione Silvio Tronchetti Provera, in collaborazione con Meta – Unità di studi umanistici e sociali su scienza e tecnologia del Politecnico di Milano, e la Fondazione Eni Enrico Mattei affrontano in questa giornata alcuni aspetti relativi all’intelligenza artificiale, alla mobilità, all’energia. 

Alle 15, alla Cariplo factory base. ‘Il circolo virtuoso. tre punti di vista sull’economia circolare’ a cura di Intesa Sanpaolo & Hublab. Tre modi di approcciare l’economia circolare e tre casi studio diversi. Seguendo il fil rouge della Milano digital week’ 2022, ‘Lo sviluppo dei limiti’, Stefano Martini (head of circular economy lab – Intesa Sanpaolo innovation center), Elena Viganò (prorettrice alla sostenibilità all’università di Urbino), Nadia Boschi (head of sustainability Italy & Continental Europe Lendlease
) e Matteo Spinazzola (fondazione Eni Enrico Mattei) si confrontano su visioni ed esempi concreti di economia circolare in un contesto nazionale e globale mai così complesso. Modera l’incontro la giornalista Emanuela Teruzzi. 

Alle 16.30, sempre alla Cariplo factory base, ‘Il digitale al servizio dell’innovazione e della salute in Africa’, a cura di Cbm Italia; Startup Africa Roadtrip; Medere; Hublab. Un talk per parlare di innovazione e imprenditorialità in Uganda, partendo dalle case history dell’ospedale ortopedico Corsu dove Cbm ha realizzato un progetto di produzione di protesi con una stampante 3D coinvolgendo il personale locale – si verterà poi su un focus di alcune startup selezionate da Startup Africa Raodtrip. L’evento vuole raccontare e mettere in luce l’impatto sociale di questi progetti. 

Alle 17 al Phyd di via Tortona 31, ‘Beyond everywhere. il futuro del lavoro ibrido e i mestieri del domani’, a cura di Giffoni innovation hub. Una giornata dedicata al rapporto tra essere umano e tecnologie. Proiezioni di cortometraggio d’autore, workshop a tema, un’area con visori Vr per sperimentare contenuti cinematografici virtuali e momenti di networking. L’interazione tra uomo e tecnologia può creare nuovi modi di vivere il lavoro, per costruire un futuro più inclusivo in cui il digitale sia fonte di opportunità per tutti. La proiezione del corto dal titolo ‘H1’ presentato a Giffoni e a Venezia sui mestieri del futuro, un panel sul tema con il sociologo Domenico De Masi, visori Vr per sperimentare le evoluzioni dell’audiovisivo. 

Alle 18 alla Cariplo factory base, ‘Creativity in conversation con Maria Sebregondi e Marina Mussapi’, a cura di Hublab, Moleskine foundation. Co-fondatrice della società Moleskine e ideatrice negli anni ’90 della nota linea di taccuini, Maria Sebregondi è presidente di Moleskine foundation. Femminista e scrittrice, si è occupata di scrittura creativa, poesia, saggistica e traduzione letteraria. Il dialogo con Maria esplora il concetto di creatività e il potere dell’immaginazione come risorsa per costruire il nostro futuro collettivo. 

Alle 19, all’Adi design museum in via Compasso d’Oro 1, ‘Tecnologie per la Terra’, a cura di Hublab. Dialogo tra il fondatore di Planet Farms, Luca Travaglini e Luca Locatelli, fotografo ambientale. Un percorso per arrivare al cibo che si snoda tra tecnologia, sperimentazione, produzione, finanza. La terra non è mai stata così indispensabile. 

In serata, alle 21.30 all’Est Enosteria sociale con terrazza di via Pietro Calvi 31, ‘Schermi sinonimo di inferni’ nell’era dell’ultrametapost internet’, a cura di Clusterduck, Hublab. Il confronto polifonico e multidisciplinare sull’ibridazione postmoderna tra arti sonore, visive e performative tra Pop X (Davide Panizza), il collettivo Clusterduck (nei ⅖ di Silvia Dal Dosso e Tommaso Cappelletti), Mombao (Damon Arabsolgar) e Giacomo Laser (Gioacchino Turù), diventa un’occasione per capire come fare a tornare nel proprio corpo grazie alla ginnastica del Doppio Tocco. Seguirà un dj set ‘intimo’. 

Media partner dell’evento è Adnkronos. Tutte le info e il programma completo sono disponibili sul sito milanodigitalweek.com 

 

(Adnkronos)