“Amianto in una scuola di Roma”, l’esposto dell’Ona

(Adnkronos) – Amianto in una scuola di Roma, a Montespaccato. La denuncia è del residente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, che sul caso ha presentato un esposto in procura.  

Nel cortile della “scuola Carlo Evangelisti nel cuore del quartiere Montespaccato”, si legge in una nota dell’Ona, “c’è un locale caldaia il cui tetto e la canna fumaria sono in eternit (il terribile cemento amianto) in pessimo stato, e, nonostante denunce e segnalazioni, nessuno si è mai degnato di rimuoverlo. Una vergogna ancora maggiore se si considera che ben 2 anni fa, nell’ottobre del 2020, nell’ambito del Progetto elaborato ‘Rimozione amianto nelle scuole comprese sul territorio del Municipio XIII’, il manufatto era già stato mappato e ne era stata disposta la rimozione. Per 2 anni ancora i bambini hanno continuato a respirare le fibre killer senza che nessuno prendesse provvedimenti”.  

“Il 23 marzo 2022 precedente – ricostruisce ancora l’Osservatorio – la lista Calenda Sindaco del XIII Municipio ha presentato anche una mozione, approvata da tutta l’opposizione ma bocciata dalla maggioranza. Il 19 maggio 2022 la Presidente del comitato di quartiere “Insieme per Montespaccato”, Valentina Furcolo, ha inviato una segnalazione anche alla Asl Roma 1 che ha risposto invitando gli uffici “Tecnico” e “Scuole” del municipio di predisporre “le misure idonee ad evitare pericoli per la salute dei bambini”, ma nulla è stato fatto”.  

A chiamare l’Osservatorio Nazionale Amianto è stato proprio il Comitato. Il presidente dell’Ona, l’Avvocato Ezio Bonanni, “si è recato sul posto per un sopralluogo e ha potuto toccare con mano l’asbesto ad altezza d’uomo che si trova sotto le finestre della mensa e delle aule in cui gli alunni fanno lezione”.  

“Tutti devono sapere – dichiara Bonanni – che, a distanza di 30 anni dalla legge 257 che lo ha messo al bando, le scuole in cui giocano e studiano i nostri figli sono ancora piene di amianto. L’asbesto è altamente cancerogeno, può causare il mesotelioma, ma anche altri gravissimi tumori: al polmone, alla faringe, alla laringe, alle ovaie e al colon. Esporre addirittura i bambini a questo pericoloso minerale è un crimine! Ancora di più se, come in questo caso, altamente deteriorato perché il cemento perde la sua capacità aggrappante e le fibre killer sono più libere di disperdersi nell’aria”.  

“Solo dopo il sopralluogo dell’Ona – spiega l’Osservatorio – la scuola ha disposto la sospensione delle uscite in cortile e anche il divieto di passaggio e il manufatto è stato ‘isolato’ impropriamente con del nastro bianco e rosso. Misure tardive e, per quanto riguarda il nastro, soprattutto inutili” perché, spiega Bonanni, “non è stato posizionato neanche un telo protettivo che in qualche modo potesse bloccare la dispersione delle fibre”. 

 

(Adnkronos)