Botticelli (Umberto I): “Vera svolta con medicina di precisione”

(Adnkronos) – “Ogni paziente ha la sua malattia e ogni tumore è diverso. Noi oggi abbiamo gli strumenti per essere estremamente precisi nella definizione del percorso ed è nostro dovere garantirlo a tutte le pazienti, grazie alla medicina personalizzata. La medicina di precisione è ormai una necessità nei nostri ambulatori, niente è relegato nei laboratori di ricerca o nelle sole università. Abbiamo bisogno della medicina di precisione perché, quando noi proponiamo un trattamento a una paziente con tumore al seno o a un gruppo di pazienti, dallo stesso trattamento noi avremo risposte estremamente differenti. E quindi la nostra necessità è trovare il giusto trattamento, nel momento giusto e per la giusta paziente”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute il responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma, Andrea Botticelli, oggi a Roma in occasione della presentazione della campagna nazionale di sensibilizzazione ‘Non sono tutti uguali. Tumori al seno e percorsi di vita’, iniziativa social promossa da Msd Italia.  

“Nei nostri ambulatori, tutti i giorni – spiega l’oncologo – scegliamo il miglior trattamento sulle caratteristiche della paziente, sulle caratteristiche del farmaco, senza dimenticare che ogni paziente metabolizza il farmaco in maniera differente e che i farmaci interagiscono fra loro. Per questo motivo personalizziamo il trattamento sulle caratteristiche del tumore, sul profilo molecolare e anche sul profilo immunologico, perché abbiamo chance importanti in fase precoci come setting neoadiuvante nella malattia triplo negativa, in cui noi dobbiamo conoscere qual è il profilo della paziente per raggiungere il miglior trattamento, i migliori obiettivi con minori tossicità”. 

Tutto questo “può essere garantito solo con un percorso organizzato in centri altamente specializzati. Ecco che entra in gioco il centro di senologia, che in un momento così complicato della donna rappresenta un luogo fondamentale – sottolinea Botticelli – perché la seguirà in tutto il percorso di cura. E la campagna ‘Non sono tutti uguali’, riferita ai tumori, sicuramente rappresenta un momento importante che mette in evidenza e al primo posto la centralità della diversità”. 

(Adnkronos)