“Dalla mia esperienza di questi otto mesi di governo non posso che dare un giudizio straordinariamente positivo del lavoro dei parlamentari tutti, sia di maggioranza che di opposizione”. Non è piaciuto a Renato Brunetta il j’accuse lanciato da Matteo Salvini contro ”la stragrande maggioranza dei parlamentari” che pensa solo alla propria ricandidatura e non agli interessi del Paese. Il ministro della Funzione pubblica non ci sta e dice all’Adnkronos: ”Tutti i decreti legge, tutta l’attività del governo è stata dal Parlamento recepita e valorizzata con grande senso di responsabilità e con grande qualità. Posso tranquillamente dire che tutti i provvedimenti, senza esclusione alcuna, in questi 8 mesi – e sono stati tanti – sono stati tutti migliorati ampliati, completati, sostanzialmente resi più giusti ed efficaci”. ”Tutto ciò -assicura Brunetta- grazie al lavoro, lo ripeto ancora una volta, di tutti i parlamentari, che, evidentemente, si preoccupano più della loro responsabilità nei confronti del Paese, che del loro seggio e di questo ne va dato atto”.
Salvini oggi ha difeso a spada tratta il maggioritario, scagliandosi contro la voglia di proporzionale e di centro che c’è nel centrodestra, a cominciare da Forza Italia. Brunetta non vuol polemizzare su questo, ma ci tiene a precisare che quando era alla guida del gruppo di Fi alla Camera, lui fu tra i principali sostenitori dell’attuale legge elettorale di tipo maggioritario. ”Io, da presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera -ricorda- ho voluto fermamente il Rosatellum. Dichiaro in ogni caso, però, che le leggi elettorali sono figlie del momento storico e del momento politico in cui vengono decise”.