(Adnkronos) – Ci sarebbero “circostanze altamente sospette” dietro la serie di “incidenti anomali” delle ultime settimane sulla rete ferroviaria italiana. E’ quanto ipotizza l’esposto delle Ferrovie dello Stato all’attenzione dei pm dell’antiterrorismo della procura di Roma. La denuncia, depositata negli uffici della Digos della Questura di Roma, era stato poi trasmessa ai magistrati di piazzale Clodio, dove è stato assegnata al gruppo che si occupa dei reati contro il terrorismo.
La società aveva sottolineato come “in particolare, gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete),
il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.
“La situazione appare oggettivamente preoccupante”, ma “l’Italia non si farà mai intimidire” ha detto martedì scorso il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’informativa alla Camera sulla questione del caos treni. “Da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Lo ribadì anche un altro premier, nel 2014, affermando che ‘è in atto un’operazione di sabotaggio contro le ferrovie, è evidente'” ha aggiunto.
“Poi però a quelle parole non seguirono i fatti. Io faccio parlare la realtà: abbiamo un quadro di incendi dolosi, guasti, rotture e problemi elettrici verificatisi con regolarità e che però proprio dopo gli esposti non si sono più verificate”. “Faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti e sicuri”, ha concluso.
Una catena per la bici è stata trovata sulla fune elettrica della linea aerea del II binario da un manutentore Rfi. L’episodio dello scorso 15 gennaio alla stazione di Montagnana è ora sotto la lente della questura di Padova. Il cavo avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno, arrecando danni alla circolazione dei treni, come evidenziato dall’esposto denuncia, formalizzato dai responsabili di Rete ferroviaria italiana.
Rfi, che all’interno del Gruppo Fs gestisce la rete ferroviaria italiana, “effettua controlli periodici su tutti i tratti di rete con cadenza trimestrale, ispezionando regolarmente circa 17mila km di infrastrutture ferroviarie”. L’anomalia è stata riscontrata “durante una regolare attività di ispezione”.