Cesare Battisti, ex leader Pac ora è detenuto comune

(Adnkronos) – Il regime di carcerazione di Cesare Battisti è stato declassificato da alta sicurezza a comune. Lo conferma il suo avvocato Davide Steccanella che da tempo sollecitava l’istanza per l’ex leader dei Pac. Il provvedimento, un atto interno al Dap e non in possesso del difensore, non cambia nulla rispetto alla pena che Battisti deve ancora scontare. L’unica novità, che non ha a che fare col provvedimento, è che l’ex protagonista della lotta armata potrebbe essere trasferito dal carcere di Ferrara a quello di Parma. 

“Quella di prima era una decisione sbagliata: l’ultimo reato commesso da Cesare Battisti risale al 1979, non c’è nessun pericolo di un ritorno al terrorismo e declassificare il suo regime carcerario è la scelta corretta che nulla cambia rispetto alla pena che deve scontare e che non costituisce nessuna offesa alle vittime. E’ una decisione interna al Dap e che non va strumentalizzata politicamente” dice all’Adnkronos l’avvocato Steccanella.  

“L’importante è che resti in carcere e sconti in galera la sua pena per l’omicidio di mio fratello e di altri” afferma all’Adnkronos Maurizio Campagna, fratello di Andrea, agente di pubblica sicurezza in servizio alla Digos di Milano, ucciso il 19 aprile 1979 in un attentato in seguito rivendicato dal gruppo dei Proletari armati per il comunismo. “Io penso che la giustizia italiana funziona e se è stato fatto è lecito – osserva riguardo alla declassificazione – Contento per lui: si goda gli anni di carcere che gli rimangono come un detenuto normale anche se rimarrà sempre un assassino”. 

(Adnkronos)