Conte: “Sentito Grillo, chi vuol lasciare il Movimento lo faccia ora”

(Adnkronos) – Chi vuole lasciare il Movimento 5 Stelle lo faccia ora. Giuseppe Conte lo dice forte e chiaro. Con Beppe Grillo “ci sentiamo quotidianamente e ci siamo sentiti anche oggi. L’importanza – scandisce parlando in collegamento con il convegno dei Giovani imprenditori in corso a Rapallo – non è il numero dei parlamentari, è la forza del nostro progetto politico, la convinzione nei nostri principi e nelle nostre idee. Da questo punto di vista ci sono le condizioni perché il Movimento 5 stelle sia ancora più coerente, compatto e possa esprimere anche all’esterno una piena convinzione di principi e valori. Se qualcuno dovesse avere ancora qualche titubanza – dice Conte – se non è convinto, può lasciare adesso, questo è il momento giusto, c’è anche una finestra di uscita e una collocazione esterna”.  

“Per quanto ci riguarda il Governo – ribadisce l’ex premier – continuerà ad essere sostenuto in modo leale e corretto, guardando negli occhi gli altri componenti del Governo e il Paese”.  

E torna a ribadire la sua contrarietà all’invio di armi in Ucraina. “Se gli Stati Uniti mettono quaranta miliardi di dollari di aiuti che stanno per arrivare, la Gran Bretagna continua a fornire armi particolarmente sofisticate e avanzate tecnologicamente, secondo me – afferma – qualche fucile in più dall’Italia in questo momento aiuta poco alla causa comune. Mettere in atto invece una grande capacità di dialogo, diplomatica, che l’Italia per tradizione ha sempre avuto – insiste il leader pentastellato – è il valore aggiunto all’interno dell’alleanza, non disallineandosi da un’alleanza come qualcuno ha detto”.  

Conte interviene anche sul tema del lavoro affermando che il “taglio del cuneo fiscale incisivo, è l’unica soluzione adesso per contrastare la perdita del reale potere d’acquisto del ceto medio, dobbiamo intervenire con un’incisiva riduzione del cuneo fiscale”.  

Quanto al Reddito di cittadinanza, “ogni riforma ha bisogno di un tagliando “, ammette rivendicando però che il provvedimento spesso contestato “è un indiscutibile rete di protezione sociale, se non lo avessimo avuto – sottolinea – in questo momento ci sarebbe una guerra sociale nel nostro Paese”.  

 

 

(Adnkronos)