I contagi Covid in Italia ormai hanno sfondato la quota di 140mila al giorno, complice la variante Omicron che dilaga nel mondo. Intanto, nel nostro Paese, riflettori accesi sulle nuove regole che sono state definite per la quarantena dopo contatto con positivo e sul passaggio in zona gialla di altre 4 regioni: il cambio di colore riguarderà questa volta Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia, che da domani lunedì 3 gennaio lasciano la zona bianca. Le 4 regioni fanno salire a 11 il totale delle Regioni e Province autonome in fascia gialla.
Il passaggio in zona gialla comporta l’obbligo di mascherina all’aperto, obbligo però che per decreto è stato successivamente stabilito per tutto il territorio nazionale. Diverso il discorso per il passaggio in zona arancione che comporta regole e misure più restrittive.
Alcune Regioni pur essendo in giallo stanno già adottando misure più restrittive relativamente ad alcune specifiche aree dei territori. L’ultima in ordine di tempo è la Calabria un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha stabilito che da oggi e fino al 9 gennaio 2022 passeranno in ‘zona arancione’ i Comuni di Campo Calabro, Cinquefrondi, Ferruzzano, Galatro, Laureana di Borrello, Melicucco, Rizziconi, Roghudi, Rosarno, San Roberto e Taurianova, tutti nella provincia di Reggio Calabria.
Ieri il bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute ha fatto registrare 141.262 nuovi contagi e altri 111 morti, con un tasso di positività al 13%. Buone notizie sul fronte dei vaccini: nel Report esteso sull’andamento del Covid in Italia l’Iss riferisce che l’efficacia dei vaccini anti Covid contro la malattia grave è al 97% con la dose booster.
EFFICACIA VACCINI – “L’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa – si legge – sale rispettivamente al 86,6% e al 97,0% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster”. “Rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e tra i 91 e 120 giorni è pari rispettivamente al 95,7% e 92,6%, mentre cala all’88% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni” è scritto nel Report.
OVER 80 – Nell’ultimo mese il tasso di ricovero nella fascia over-80 per i non vaccinati (568 per 100.000) è otto volte più alto rispetto ai vaccinati completi da meno di 120 giorni e 41 volte più alto in confronto ai vaccinati con booster, riferisce l’Iss. Il tasso di decesso nella fascia ‘over 80’, nel periodo dal 5 novembre al 5 dicembre scorsi, nei non vaccinati è circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 120 giorni e 64 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
MINORI – Nell’ultima settimana si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età: in particolare nella popolazione di età 12-19 anni e la fascia di età sotto i 12 anni. “Nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime settimane. Nell’ultima settimana si osserva anche un’impennata nell’incidenza per la classe di età 16-19 anni” spiega l’Iss.
DOSI VACCINO SOMMINISTRATE – Le dosi di vaccino anti Covid somministrate in Italia sono 111.199.243. E’ quanto emerge dal report Vaccini Anti Covid-19 del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 19.17 di oggi. Il totale con almeno una dose è pari a 48.059.745 (88,98% della popolazione over 12), il numero di persone che hanno completato il ciclo vaccinale si attesta a 46.375.042 (85,86% della popolazione over 12) mentre il totale dose addizionale/richiamo (booster) si attesta a 19.597.153 persone (il 63,21% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale o booster che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno cinque mesi).
Il totale con almeno una dose + guariti da al massimo 6 mesi è pari a 48.466.928 (89,74% della popolazione over 12). Per quanto riguarda la platea 5-11 anni, sono 312.659 i bambini con almeno una dose (8,55% della popolazione 5-11). Ad aver completato il ciclo vaccinale sono 320 (0,01% della popolazione 5-11). Il totale dei guariti è pari a 125.525 (3,43% della popolazione 5-11 guarita da al massimo 6 mesi).
QUARANTENA- Sulle nuove regole per la quarantena covid, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare di ‘Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante Voc Sars-CoV-2 Omicron (B.1.1.529)’.
“I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron” di Sars-CoV-2, si legge nella premessa della circolare, “suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave”. “Per tali ragioni – si precisa – è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster”.
LE NUOVE REGOLE – Per quanto riguarda il capitolo ‘Quarantena e sue modalità alternative’, il documento distingue fra “contatti stretti (ad alto rischio)” e “contatti a basso rischio”. Fra i contatti ad alto rischio si differenziano 4 gruppi.
Il primo gruppo comprende i “soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni”: per loro “rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il secondo gruppo riguarda i “soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se” sono “asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Il terzo gruppo comprende i “soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti”: per loro “non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19”.
Nel quarto gruppo ci sono “gli operatori sanitari”, che “devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.
Quanto invece ai contatti a basso rischio, “qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2”, secondo la circolare ministeriale “non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva”.
Poi c’è il capitolo ‘Isolamento’, relativo alle persone positive a Covid-19: “Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni – si legge – l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.