Eitan Biran è tornato in Italia. Il bambino, unico superstite della tragedia del Mottarone, conteso dalla famiglia paterna e materna, è atterrato all’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo alle 22 con la zia, le cuginette e lo zio. Giacca blu e cappellino in testa, il piccolo, a quanto si apprende, è stato prelevato dalla Mobile in pista.
Il piccolo era partito da Tel Aviv alle 19 ora locale, le 18 in Italia, insieme alla zia Aya, al marito e alle loro figlie, per tornare in Italia, a Pavia. Eitan era stato portato in Israele l’11 settembre scorso dal nonno materno: al termine di una battaglia giudiziaria durata settimane, nei giorni scorsi la Corte suprema ha stabilito che il bambino dovesse tornare in Italia, dove viveva con i genitori e il fratello, tutti morti nella tragedia.
“Siamo lieti di comunicare che il piccolo Eitan è rientrato in Italia e in sicurezza – dice Grazia Cesaro, avvocata della zia Aya (VIDEO) – Ci teniamo a sottolineare che questo è stato reso possibile dalla corretta applicazione da parte degli Stati delle norme che proteggono i bambini in caso di sottrazione internazionale e sicuramente rappresenta un buon esempio di collaborazione fra Stati e un monito contro la sottrazione internazionale di minori. Insieme alla famiglia, ringraziamo per il sostegno che è venuto davvero da moltissime parti”.
“Guardando al futuro – afferma l’avvocata Cristina Pagni, legale della zia Aya – auspichiamo che si spengano i riflettori sulla vita privata del bambino a tutela della privacy e della riservatezza e si apra una nuova fase che permetta a Eitan un percorso di crescita più sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che lo ha coinvolto. Sin da ora impegniamoci tutti per permettere a Eitan di riprendere la sua vita di bambino di sei anni”.