(Adnkronos) – Qualcuno l’ha ribattezzata l’Ohio italiana (l’azzurro Paolo Barelli dixit). Dopo l’Abruzzo, il centrodestra ‘conferma’ anche la Basilicata con Vito Bardi, voluto da Forza Italia, che guiderà la Regione per altri cinque anni.
Bardi è stato riconfermato con il 56,63%, pari a 153.088 voti. Mentre il candidato del centrosinistra Piero Marrese (Pd, Movimento 5 stelle, Basilicata casa comune, Basilicata unita, Avs-Europa verde-Sinistra italiana-Psi-La Basilicata possibile), ha ottenuto il 42,16%, pari a 113.979 voti. Il candidato Eustachio Follia (Volt) è all’1,21%, pari a 3.269 voti.
Il governatore uscente la spunta dunque per la seconda volta dopo le ultime elezioni del 2019 grazie sicuramente alla compattezza della coalizione e alla tenuta del suo ‘buon governo’ sul territorio, ma anche per merito di un centrosinistra litigioso, che ha bruciato più nomi nel nome del ‘campo largo’ prima di puntare al fotofinish su Piero Marrese dopo una estenuante trattativa tra Pd e Cinque stelle.
Anche il soccorso di Azione-Italia viva ha avuto tanta parte in questo bis. Con l’apporto dei voti dell’ex dem Marcello Pittella. A esultare è soprattutto Forza Italia con Antonio Tajani che supera nella Regione di gran lunga il 10 per cento e ‘vede’ realizzarsi il sogno del sorpasso sulla Lega (”Forza Italia cresce, non solo nei sondaggi anche nei risultati, a dimostrazione che non c’è alcuno scioglimento del partito”, un buon viatico per la partita decisiva delle europee ai fini della leadership del secondo partito del centrodestra, dietro Fdi di Giorgia Meloni.
”Ha vinto il candidato di Forza Italia, ha vinto il centrodestra unito, ha vinto il buon governo”, scrive sui social il ministro degli Esteri in serata a spoglio ancora in corso (le operazione procedono a rilento) ufficializzando di fatto l’affermazione dell’ex generale della Gdf. ”E’ la vittoria dell’intera coalizione, una vittoria chiara, siamo stati sempre uniti, penso che la Basilicata possa essere un modello di allargamento della coalizione al centro basato sulla condivisione dei programmi”, gongola Bardi nella conferenza stampa convocata dopo le 20.30 nel suo quartier generale all’hotel La Primula (stessa location scelta alle precedenti consultazioni per un puro fatto scaramantico, assicurano nell’entourage bardiano).
”Dedico la vittoria a mia moglie e a tutti i lucani”, assicura il neo presidente della Regione assediato da stampa e tv per poi promettere: ”Continueremo il cambiamento iniziato nel 2019, le priorità saranno le infrastrutture, la sanità e l’energia, voglio trasformare questa terra in un hub energetico di tutta la nazione”. Bardi è un fiume in piena, ringrazia alleati e avversari: ”Questo voto rappresenta un trend positivo per il centrodestra, sono molto contento di questa affermazione, voglio ringraziare tutti, mi ha fatto molto piacere la telefonata di congratulazioni di Marrese. Mi ha chiamato anche la Meloni, un grazie a Tajani, Salvini, Lupi, Rotondi, che sono venuti qui, un grazie a Calenda e Renzi” per il loro sostegno.
Il neo governatore smorza pure le polemiche sulla sua residenza a Napoli che gli ha ‘impedito’ di votare per le regionali lucane: ”Io penso che la residenza non sia un problema se parliamo della mia presenza sul territorio, perché io sul territorio ci sono sempre. Ho il domicilio qui, vivo in Basilicata, i miei nonni erano lucani, i miei genitori erano lucani. Sono lucano da sei generazioni…”.
Dalla Lucania, dunque, il centrodestra ne esce rafforzato e diventa laboratorio politico per una sorta di rassemblement moderato al centro. E tutto lascia ben presagire per la sfida di Bruxelles. Esulta Meloni: ”Vittoria del centrodestra e di tutta la coalizione in Basilicata, i miei auguri di buon lavoro a Vito Bardi, alla giunta che si insedierà e ai consiglieri eletti. Avanti con impegno e determinazione”. “Grande soddisfazione” arriva anche dalla Lega che parla di ”ennesimo largo successo del centrodestra unito”.