Enel, nuovo Cda nomina Cattaneo amministratore delegato e dg

(Adnkronos) – Il Cda ha nominato Flavio Cattaneo, amministratore delegato e direttore generale di Enel. Lo rende noto il gruppo energetico dopo che il board nominato dall’Assemblea del 10 maggio si è riunito oggi a Roma per la prima volta sotto la presidenza di Paolo Scaroni. 

Il Cda, si legge nella nota, ha inoltre confermato l’assetto dei poteri preesistente, riconoscendo al Presidente il ruolo di supervisione sulle attività di audit (ferma restando la dipendenza gerarchica del responsabile di tale funzione dal Consiglio di Amministrazione), di impulso e supervisione sull’applicazione delle norme di corporate governance riguardanti le attività del Cda, nonché l’incarico di intrattenere, d’intesa e in coordinamento con l’Amministratore Delegato, rapporti con organi istituzionali e autorità. All’Ad sono stati conferiti, in linea con l’assetto precedente, tutti i poteri per l’amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto sociale o mantenuti dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie competenze. 

Sulla base delle dichiarazioni rese in sede di candidatura e di accettazione della carica e tenuto conto dell’insieme delle informazioni a disposizione della Società, il Cda ha quindi verificato il possesso da parte dei Consiglieri Johanna Arbib, Mario Corsi, Dario Frigerio, Fiammetta Salmoni, Paolo Scaroni, Alessandra Stabilini e Alessandro Zehentner dei requisiti di indipendenza previsti sia dalla legge (art. 147- ter, comma 4 e art. 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza) sia dalla Raccomandazione n. 7 del Codice italiano di Corporate Governance (edizione 2020). A tal fine, il Cda ha tenuto conto dei criteri quantitativi adottati dalla Società per valutare la significatività di eventuali relazioni commerciali, finanziarie o professionali e/o di eventuali remunerazioni aggiuntive – di cui alle lettere c) e d) della predetta Raccomandazione n. 7 – che possono compromettere l’indipendenza di un Amministratore. 

Per quanto riguarda in particolare il presidente Paolo Scaroni, il Cda ha verificato che l’interessato non versa in alcuna delle fattispecie ostative dell’indipendenza indicate nell’art. 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza e/o dalla Raccomandazione n. 7 del Codice di Corporate Governance. Il Consiglio procederà infine a ricostituire al proprio interno i Comitati con funzioni consultive e propositive in occasione di una prossima riunione. 

(Adnkronos)