Eurispes, effetti conflitto Ucraina rientrati, Italia regge impatto azzeramento gas russo’

(Adnkronos) – “Gli effetti del conflitto in Ucraina sul mercato energetico sono progressivamente rientrati a partire dal 2023. I prezzi del gas e dell’elettricità sono scesi del 70% nel primo semestre del 2023 per il gas e di circa il 20% per l’elettricità”. E’ quanto sottolinea l’Eurispes nel 36esimo rapporto Italia spiegando che “a spingere al ribasso il prezzo del gas è stata soprattutto la netta contrazione della domanda”.  

Anche i prezzi dell’energia si sono andati riducendo nel corso del 2023. Per il consumatore domestico-tipo, rileva Eurispes, “nel 2023 il prezzo medio del gas è sceso del 27%, attestandosi a 93 c€/mc, quello dell’elettricità è sceso del 34%, arrivando a 32,3 euro/mwh. Queste riduzioni non hanno però riportato i prezzi a livelli precedenti la crisi scoppiata nel febbraio 2022, dato che il prezzo del gas risulta superiore del 24% alla media del quinquennio pre 2022 mentre quello dell’elettricità continua ad essere del 60% più alto”. 

Per quanto riguarda i consumatori non domestici, secondo Enea, osserva Eurispes, “il prezzo medio del gas è diminuito di circa il 10% e quello dell’elettricità di circa il 20%. Tuttavia, esattamente come per i consumi privati, anche per le imprese, il prezzo del gas nel 2023 continua ad essere più del doppio di quanto fatto registrare nel quinquennio precedente la crisi, mentre il prezzo dell’elettricità si attesta su prezzi superiori al 40%. L’Italia è stata sostanzialmente in grado di reggere l’impatto del quasi azzeramento delle importazioni di gas dalla Russia. pur rimanendo l’Italia il paese con i maggiori consumi di gas a livello europeo, il valore estremamente contenuto dei consumi fatti registrare nell’ultimo anno ha ridotto l’importanza relativa del gas sui consumi energetici italiani. Infine, per quanto riguarda gli approvvigionamenti petroliferi gli effetti dell’embargo occidentale sul gas russo hanno portato a una veloce e completa riorganizzazione dei flussi, che hanno permesso all’Italia il sostanziale azzeramento delle importazioni di greggio e prodotti russi”. 

(Adnkronos)