‘Fattore R’, da Cesena le sfide per l’economia che verrà

(Adnkronos) – A ‘Fattore R’, il Romagna Economic Forum si è parlato anche di presente e futuro della nostra economia, minacciata in questi mesi dal caro energia e dall’aumento del costo del denaro. “L’inflazione sta erodendo il potere di acquisto delle famiglie quindi prima o poi la domanda si abbasserà – osserva Stefano Rossetti, vicedirettore Generale vicario di Bper Banca – i costi dell’energia e dell’inflazione implicita indeboliscono le imprese. La struttura Romagnola è fatta di diversi poli e diverse eccellenze e io credo che saprà far fronte opportunamente anche a momenti complicati”. Momenti complicato che dovrebbe durare nel 2023. Secondo Confindustria Romagna, dopo un 2021 di ripresa post pandemica e un primo semestre 2022 in crescita, ci aspettano tempi difficili. 

“Dopo aver fatto un primo semestre 2022 ottimo a livello nazionale – spiega Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna – nella seconda parte dell’anno iniziamo a vedere una crescita quasi vicina allo zero. Ovviamente con questi costi energetici, con questa inflazione, con questo costo del denaro che sta continuando a salire sarebbe già un buon risultato. Il 2023 partirà male non possiamo essere troppo speranzosi, dobbiamo solo aspettare vedere quello che succede poi sono sicuro che dal 2024 in poi le cose inizieranno sicuramente a migliorare”, aggiunge. 

“Non invidio il prossimo ministro dell’economia – commenta Lucrezia Reichlin, Economista – perché si troverà in uno scenario di enorme complessità, forse la più complessa dopo quella della crisi del debito del biennio 2011-2012, la politica monetaria gioca contro la politica di bilancio ha uno spazio molto limitato e le risposte sicuramente dovranno essere europee, l’Italia non ha lo spazio di fare una manovra da sola, quindi per il nuovo ministro dell’economia, la sua capacità di agire, si misurerà sulla sua capacità di stare a Bruxelles con autorità in un tavolo negoziale”, conclude.  

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