Massimiliano Fedriga nel mirino dei social dopo le parole di ieri su no vax e no Green pass covid, pronunciate durante la conferenza stampa di ieri per fare il punto della situazione coronavirus in Friuli Venezia Giulia e a Trieste, dove i contagi sono in risalita. Insulti, offese, ma anche minacce al governatore, ‘reo’ secondo i detrattori di essere un “traditore” e “bugiardo” e di aver pronunciato parole “false”, “disgustose”, “vergognose” contro le manifestazioni di piazza e, soprattutto, contro chi “presa la laurea da epidemiologo virologo su Facebook ci viene a raccontare come funziona la medicina”, continuando “a diffondere menzogne sui social network o menzogne nelle piazze” su vaccini anti covid e certificato verde. Troppo per alcuni utenti, che agli applausi di molti contrappongono insulti e tweet al vetriolo, definendo Fedriga via via come “gerarca”, ma anche in preda a un “delirio stalinista”, che si comporta come un “prototipo di uno psicopatico scollegato dalla realtà”, solo per citarne alcuni.
“Secondo voi uno che porta una museruola del genere (la mascherina, ndr) è credibile?…Ormai è esaurito in preda all’isteria, per il bene della gente se ne vada a casa”, scrivono, mentre lo additano come “complice della dittatura sanitaria”, non risparmiando improperi anche alla Lega di cui fa parte e al suo leader, Matteo Salvini, bollato come “traditore” e “vigliacco” cui “non darò mai più il mio voto”. E se gli insulti su Twitter si sprecano, c’è anche chi si spinge più in là dedicando un pensiero “a tutti gli spavaldi provocatori come Fedriga e sindaco di Trieste: ci state dichiarando guerra – scrivono -, minacciando di morte italici che vogliono essere ‘solo’ lasciati in pace! Allora – promettono – guerra sia! Faremo di tutto per ridurvi in poltiglia quantica evaporata, contateci”, la minaccia.
Il tenore dei messaggi contro Fedriga non piace però a molti, tra loro anche il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, che ieri è intervenuto in difesa del governatore su Twitter: “Ecco la prova del nove – scrive -. Odio e insulti a #Fedriga che tuona contro #novax e #complottisti e promuove campagna #vaccini”.
A parlare del governatore, ma con altre argomentazioni, è anche il deputato M5S Michele Gubitosa: “Fedriga, dopo l’esplosione di contagi a Trieste, ha attaccato chi alimenta la disinformazione contro i vaccini. Bene, ma non sia ipocrita. Si rivolga in primis a Salvini ed alla Meloni che, con le loro ambiguità, hanno dato sponda a tutta la propaganda antiscientifica in Italia”.
“Bisogna dire con chiarezza una cosa, bisogna partecipare alla campagna vaccinale. E rispetto a chi si prende la responsabilità di continuare a diffondere menzogne sui social network o menzogne nelle piazze dobbiamo dire con chiarezza e con la forza della verità come stanno le cose e bisogna smentirle. Quando qualcuno dice si è fatto il vaccino e si è contagiato lo stesso, grazie tante. Non esiste nessun vaccino nella storia della medicina che copre al 100%. Allora dobbiamo dire che i vaccini vanno eliminati tutti? Qualcuno, presa la laurea da epidemiologo virologo su Facebook, ci viene a raccontare come funziona la medicina”, queste le parole di Fedriga, durante la conferenza stampa di ieri.
“Basta idiozie. La gente – spiegava Fedriga – non si cura perché qualche pagliaccio va sui social a raccontare menzogne e mettere paura ai cittadini. Il vaccino c’è, funziona ha pochissimi effetti collaterali e dà un ottimo risultato”. Inoltre, “dobbiamo rispettare anche il personale sanitario, che dall’inizio lotta contro questa pandemia, rispettare tutte le attività economiche che hanno chiuso. Io sono stato sempre una persona dialogante, ma dopo quello che abbiamo visto è il momento della chiarezza. Il problema non sono solo i contagi nelle manifestazioni, ma i messaggi che partono dalle manifestazioni, mettendo a rischio la salute di tutti. Basta raccontare stupidaggini. In mezzo a una pandemia l’imbecillità non deve trovare spazio”.
“L’appello che faccio – rimarcava Fedriga – , a tutte le persone di buon senso, è quello di iniziare ad alzare la voce anche noi, a farci sentire. A far vedere che Trieste e il Friuli Venezia Giulia è fatto da persone che si sono sacrificate che si sanno mettere a disposizione gli uni degli altri. La Regione farà sentire con forza la propria voce. Ora sono curioso di vedere i vari messaggi minatori che riceverò, ma ve lo dico: non ho paura di quattro scemi, su internet che raccontano menzogne”.