Frana Ischia, ex senatrice azzurra Papatheu: “Io contro condono, ma Fi fermò mio emendamento”

(Adnkronos) – Nel 2018 provò a stoppare con un emendamento il condono edilizio a Ischia previsto dal decreto Genova. La sua proposta di modifica passò in Commissione e il governo Conte andò sotto. Poi però il suo partito, Forza Italia, la invitò a ritirare l’emendamento. Oggi, l’ex senatrice azzurra Urania Papatheu, dopo la tragica frana che ha causato morti e dispersi nell’isola campana, ritorna su quanto accaduto quattro anni fa in Parlamento. “Avevo proposto una norma più restrittiva, che sicuramente avrebbe posto rimedio. Ma poi me la fecero ritirare…”, racconta Papatheu all’Adnkronos.  

L’emendamento presentato dall’ex senatrice rischiò di spaccare il suo stesso partito. “Al Senato, in Commissione, i colleghi di Fi votarono il mio emendamento. Alla Camera invece alcuni colleghi campani decisero di auto-sospendersi per protesta. Il governo Conte fu battuto sul mio emendamento, poi Forza Italia mi chiese di ritirarlo”. Chi la invitò a tornare sui suoi passi? “Fu l’allora presidente dei senatori, Anna Maria Bernini. Da parte dei colleghi campani c’erano state forti lamentele, la loro autosospensione fu un atto abbastanza manifesto. Io ero all’inizio della mia carriera e ho ritenuto opportuno ritirare l’emendamento per evitare ulteriori tensioni”, spiega Papatheu.  

Secondo l’esponente azzurra, la politica ha la ‘colpa’ di aver strizzato troppo l’occhio all’abusivismo, in cambio di voti. “La politica deve smettere di inseguire il consenso. Il condono va represso, ci sono posti dove è vietato costruire per ragioni di sicurezza. Io sono siciliana: dalle mie parti, sull’Etna, ci sono aree dove l’abusivismo va combattuto senza se e senza ma. Le case abusive andrebbero distrutte, ma i sindaci non danno seguito alla legge”, lo sfogo dell’ex parlamentare. Alla luce di quanto accaduto a Ischia, che appello si sente di lanciare al mondo politico? “Dico che è meglio salvare una vita che un voto. Rivolgo questo messaggio anche ai colleghi della Lega, perché all’epoca loro erano al governo col M5S”, conclude Papatheu. 

(di Antonio Atte) 

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