(Adnkronos) – Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha accusato la Russia di voler “cancellare” la storia del Paese. Intervenuto in video, dopo che le forze russe hanno distrutto ieri a Kiev il mausoleo del massacro nazista di Babi Yar, Zelensky ha esortato gli ebrei di tutto il mondo “a non rimanere silenziosi”. “Hanno l’ordine di cancellare la nostra storia, cancellare il nostro Paese, cancellarci tutti”, ha detto Zelensky, che è di origine ebraica.
Babi Yar è un fossato vicino Kiev usato dai nazisti per le esecuzioni. Fra il 29 e il 30 settembre 1941 vi furono uccisi 33.771 ebrei, secondo un dettagliato rapporto dei nazisti. L’appello di Zelensky arriva mentre Israele, pur condannando l’invasione dell’Ucraina, continua a mantenere un basso profilo per non tagliare i buoni rapporti con Mosca, cruciali per poter continuare a colpire basi iraniane in Siria.
Il popolo ucraino, ha detto ancora Zelensy, è diventato “simbolo di invincibilità”. Il presidente ha sostenuto di ammirare “ciascuno di voi. L’intero mondo vi ammira, dalle star di Hollywood ai politici. Oggi, voi ucraini siete il simbolo dell’invincibilità. Il simbolo che ogni popolo in ogni paese può diventare in ogni momento il miglior popolo del mondo”.
“Pensate a questo numero. Quasi 6mila soldati russi sono stati uccisi. Per ottenere cosa? Prendere l’Ucraina? Ma è impossibile. E questo non può essere cambiato da missili, bombe, tank, attacchi. Questa è la nostra terra natia. E per loro ci sarà un Tribunale internazionale per averci fatto la guerra”, ha affermato.