Il ritorno delle Sardine: “Candidati in diverse città, anche col Pd”

Le Sardine tornano a nuotare nel mare della politica e si preparano a rientrare sulla scena in vista delle prossime elezioni amministrative. Questa volta con il loro impegno diretto. Nato a Bologna nel 2019 durante la campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna, il movimento fondato da Mattia Santori, a quanto apprende l’Adnkronos, è pronto a schierare diversi candidati in alcune importanti città al voto, da Milano a Roma. Il primo nome è proprio quello di Santori, che stando alle ultime indiscrezioni dovrebbe correre nella lista del Pd a Bologna. Il leader delle Sardine ufficializzerà martedì la sua candidatura in una conferenza stampa che vedrà anche la partecipazione di Luigi Tosiani, segretario dem della provincia di Bologna che ha a lungo ‘corteggiato’ Santori.  

Ma quella del fondatore del movimento non sarà l’unica candidatura ‘ittica’ nelle file del Partito democratico: diversi esponenti delle Sardine, infatti, dovrebbero presentarsi con il Pd, mentre altri saranno candidati con liste civiche. “Abbiamo aperto tavoli di confronto, soprattutto con la società civile”, spiegano all’Adnkronos fonti del movimento. “Parliamo con persone valide che tutti i giorni si spendono per il territorio e sosterremo la candidatura di quelle persone che rispecchiano i nostri ideali”. “Schiereremo sia candidati interni al movimento, sia personalità esterne che però si sono avvicinate al nostro mondo”, proseguono le stesse fonti. Roma, Milano, Bologna, Torino, Latina: queste alcune delle città dove le Sardine proveranno a misurare le loro ambizioni. 

“Prima abbiamo riempito le piazze, che erano rimaste vuote per troppo tempo. Purtroppo ci siamo scontrati con gli effetti della pandemia. Adesso, laddove riteniamo ci siano i presupposti per rappresentare lo spirito della nostra iniziativa, sosterremo delle candidature e ne proporremo alcune nostre. La differenza rispetto alle ‘prime’ Sardine sta nell’impegno diretto: ci ‘sporchiamo’ le mani in prima persona”.  

Sui social c’è già chi parla di un movimento ‘inglobato’ dal Partito democratico. “Ma il Pd – ribattono dalle Sardine – non è una realtà monolitica. Santori si candida con il Pd a Bologna, dove c’è il candidato sindaco Matteo Lepore che ha sfidato i renziani. Il fatto che Mattia sostenga Lepore fa capire che noi dialoghiamo con una parte del Pd, quella non renziana. Lepore è espressione della segreteria Letta, è persona vicina all’ex ministro Peppe Provenzano. Nulla a che vedere con Base riformista. Noi abbiamo scelto con chi stare: e certamente non stiamo con i renziani, né con i ‘cavalli di Troia’ lasciati da Renzi nel Pd…”. (di Antonio Atte) 

(Adnkronos)