(Adnkronos) – Non solo fax, ma anche email per fissare il termine relativo alla presentazione dei sub emendamenti alla manovra 2023. Il deputato Giorgio Mulè fa chiarezza sull’episodio che lo ha coinvolto, come presidente di turno della Camera, nello scambio con Luigi Marattin, esponente di Italia Viva. L’episodio è stato sottolineato da Matteo Renzi con un video sui social. Ora, arriva la replica chiarificatrice di Mulè.
“Al senatore Matteo Renzi sarebbe bastata una telefonata al suo collega Luigi Marattin per evitare una figuraccia confondendo il ruolo istituzionale della Camera dei deputati con quello di governo. I fatti. Il video postato dal senatore è come un film del quale si proietta solo l’inizio e non la fine: pochi secondi dopo il segmento ‘postato’, infatti, dalla presidenza si dice e si dimostra che le comunicazioni tra Camera (non governo) e gruppi parlamentari avvengono e sono avvenute anche in questo caso – com’è normale – in formato digitale e dunque via mail. Il riferimento al ‘fax’ è legato a un banalissimo errore di comunicazione durante la foga della seduta notturna (durata dodici ore) tra i funzionari e chi presiedeva l’aula in quel momento: un errore corretto, ripeto, pochi secondi dopo”, afferma l’esponente di Forza Italia. “Spiace che, probabilmente a causa delle feste, i siti dei maggiori quotidiani abbiano dato spazio a una non notizia divulgata da Renzi e non verificata. Spiace ancor di più che si dia l’impressione che la Camera dei deputati sia ferma alla preistoria quando invece vanta un sistema digitale di comunicazione assolutamente all’avanguardia. Renzi lo sa perfettamente, ma ha fatto finta di non saperlo. Per farsi perdonare scriverà una lettera (pardòn, una mail) al presidente della Camera”.