(Adnkronos) – Teorie cospirazioniste sull’arresto di Matteo Messina Denaro? “Le ho sentite e davvero non riesco a capire”, risponde il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite di ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4. “Il primo provvedimento in assoluto assunto da questo governo è la difesa del carcere ostativo. Matteo Messina Denaro – rimarca Meloni – andrà al carcere duro perché quell’istituto esiste ancora grazie a questo governo. Quindi qualcuno dovrebbe spiegarmi su che cosa si sarebbe fatta una eventuale trattativa”. “Non c’è bisogno di mettersi d’accordo con la mafia per batterla, si può fare. E oggi l’Italia lo ha dimostrato” sottolinea.
Su Matteo Messina Denaro “si dice: tutti sapevano dov’era, lo hanno preso adesso perché c’è questo governo. Perfetto: quindi la tesi è che finché c’era la sinistra al governo non lo andavano ad acchiappare? Quelli che sostengono questa tesi, per paradosso sono quelli che al governo ci stavano. Cosa ci stanno dicendo? Che tutti sapevano dove si trovava ma gli altri partiti non sono andati a prenderlo?”, chiede il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Una cosa che mi fa un po’ arrabbiare è: possibile che non riusciamo a festeggiare mai, che dobbiamo sempre autoflagellarci? Possibile che quando lo Stato italiano finalmente può cantare vittoria, stiamo lì a inventarci che non può essere così? Questo è un insulto soprattutto nei confronti di persone che stanno sacrificando la loro vita per consentire all’Italia di ottenere queste vittorie”. “Quelli che stanno facendo complottismo” sull’arresto di Matteo Messina Denaro, lo fanno “magari per attaccare il governo. Ci sono però delle materie su cui la politica dovrebbe passare un attimo in secondo piano”.
“Mi hanno scritto alcuni leader internazionali. Ho diversi messaggi che devo ancora leggere, è stata una giornata molto lunga. Ho intravisto alcuni messaggi di capi di Stato e di governo che si congratulavano con l’Italia per una vittoria che tutto il resto del mondo vede salvo alcuni dell’opposizione. Come sempre, gli altri ci vedono meglio di come ci vediamo noi”.
“Penso che giornate come questa vadano ricordate. Sto ragionando di come celebrare questa giornata: in Italia abbiamo la giornata dedicata alle vittime di mafia ma non abbiamo una giornata dedicata a quegli uomini e a quelle donne che con il loro lavoro hanno consentito all’Italia di sferrare colpi pesanti al cancro della mafia. E penso che in questa nazione serva celebrare anche le vittorie”. “Per me le intercettazioni, per come sono utilizzate nei procedimenti di mafia, sono fondamentali. Sono uno strumento di indagine del quale non si può fare a meno e nessuno, per questo genere di reati, ha mai messo in discussione assolutamente nulla”.
“Si dice” che Matteo Messina Denaro sia stato trovato “praticamente a casa sua. Ma questa è la storia di tutti i grandi latitanti di mafia: è più facile che riescano a nascondersi, dove sono cresciuti, anche perché di solito c’è una maggiore conoscenza del territorio ma anche una maggiore disponibilità a trovare qualcuno che ti dia una mano a far perdere le tue tracce”.