Morto Marshall Brickman, sceneggiatore premio Oscar per ‘Io e Annie’

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Lo sceneggiatore e regista statunitense Marshall Brickman, che ha vinto un Oscar per aver scritto ‘Io e Annie’ con Woody Allen e che ha sceneggiato con lui altri tre film, è morto venerdì 29 novembre a Manhattan all’età di 85 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia Sophie Brickman al ‘New York Times’. 

Marshall Michael Brickman era nato il 25 agosto 1939 a Rio de Janeiro, in Brasile: suo padre, Abram, era un ebreo polacco fuggito durante l’ascesa della Germania nazista, e sua madre, Pauline, era nata a New York. Nel 1943 la famiglia si trasferì a Brooklyn e, crescendo, i genitori diedero grande importanza alla musica. La domenica i Brickman partecipavano ai festival folk di Washington Square Park e Marshall imparò a suonare il banjo, la chitarra e il mandolino. Dopo essersi diplomato alla Brooklyn Technical High School, Brickman si iscrisse all’Università del Wisconsin con l’obiettivo di diventare medico. Ma dopo un periodo al Wisconsin General Hospital come assistente di un patologo, cambiò la sua specializzazione in musica. Dopo l’esperienza con il gruppo musicale Tarriers, in cui suonava il banjo, Brickman riuscì a farsi assumere nel 1960 nello staff degli sceneggiatori del programma tv ‘Candid Camera’ della rete Cbs. Brickman si cimentò anche nella carriera di cabarettista, ma si rese subito conto che il suo talento consisteva nello scrivere battute piuttosto che nel raccontarle. Tra le persone per cui ha scritto battute c’è anche Woody Allen. In seguito divenne sceneggiatore del programma tv ‘Tonight Show’. 

Brickman lasciò ‘Tonight Show’ nel 1971 per diventare produttore del ‘Dick Cavett Show’ e quindi sceneggiare puntate di ‘The Muppets Show’. Nel 1973 iniziò la collaborazione con Allen: da allora sono rimasti amici per tutta la vita. Si riunivano spesso per passeggiare, parlare e sfogare le loro frustrazioni sul mondo dello spettacolo. “In un certo senso, sono andato a scuola con Woody. Era più avanti di me”, ha detto Brickman in un’intervista. “E lo guardavo mentre affrontava non solo il lavoro, ma anche i rapporti con gli studios e come cercare di preservare ciò che hai di speciale”. 

Iniziò tutto quando accettò di lavorare a una commedia futuristica che alla fine divenne ‘Il dormiglione’ (1973). Seguì ‘Io e Annie’ (1977), interpretato da Diane Keaton (Annie Hall), che era nato come la storia di un uomo che compie 40 anni e che sta cercando di fare i conti con la sua vita. Nella prima stesura non c’era nemmeno una Annie. Brickman si prese il merito di aver suggerito che, per creare tensione, era necessario mettere in scena qualcuno che fosse l’opposto di Allen. Scrivendo specificamente con Keaton in mente, hanno creato uno dei personaggi più accattivanti della storia del cinema. ‘Io e Annie’ fu presentato nell’aprile del 1977 con grande successo di critica e vinse quattro premi Oscar: per il miglior film, l’attrice (Keaton), il regista (Allen) e la sceneggiatura originale. Noto per il suo disprezzo per le premiazioni, Allen non partecipò alla cerimonia, così Brickman accettò l’Oscar. “Metà di questo piccolo pezzo di latta, se non molto di più, appartiene a Woody, che è probabilmente il più grande collaboratore che si possa desiderare”, disse Brickman durante il suo discorso di accettazione. “Fa un sacco di lavoro brillante. Prende la nostra sceneggiatura e la trasforma in quello che avete visto. Mi ha pagato il pranzo per circa cinque mesi e oggi si rifiuta di uscire dal suo appartamento”.  

Brickman ha poi collaborato con Allen per le sceneggiature di ‘Manhattan’ (1979) e ‘Misterioso omicidio a Manhattan’ (1993). Ha lavorato come sceneggiatore anche per i film ‘Giorni di gloria… giorni d’amore’ (1991) di Mark Rydell, ‘Trappola d’amore’ (1994) di Mark Rydell e ‘Jersey Boys’ (2014) di Clint Eastwood. 

Da solo ha scritto e diretto ‘Simon’ (1980), una commedia stravagante su un professore di psicologia (Alan Arkin) a cui viene fatto il lavaggio del cervello per fargli credere di venire dallo spazio; ‘Un incurabile romantico’ (1983), con Alec Guinness nei panni del fantasma di Sigmund Freud che offre consigli sulle relazioni a uno psichiatra (Dudley Moore); e ‘Gioco mortale – The Manhattan Project’ (1986), su uno studente liceale (Christopher Collet) che costruisce un’arma nucleare per un progetto di scienze. 

 

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