Natalità, De Palo: “Il desiderio di avere figli in Italia è forte, solo 2% è no-child”

(Adnkronos) – “In Italia il desiderio di avere figli c’è, lo certifica l’Istat, i no-child nel nostro Paese rappresentano il 2% della popolazione. Il problema, semmai, è che il 22% di chi è a favore sono donne che vorrebbero un figlio ma non riescono a coronare questo sogno perché in Italia la nascita di un figlio è una delle prime cause di povertà. Allora, io non credo ci sia destra, sinistra, opposizione, maggioranza, trans-femministe perché è un tema che riguarda tutti: o usciamo da questa diatriba molto ideologica e lavoriamo tutti insieme, oppure saremo costretti a dire ai nostri figli, andate all’estero. Ma questa sarebbe una sconfitta per tutti”. Lo ha detto Luigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità incontrando i giornalisti agli Stati generali della Natalità in corso a Roma.  

Lanatalità “è un tema che riguarda tutti – rimarca De Palo – perché pure gli amici che hanno fatto le polemiche oggi, quando andranno avanti, se non hanno una pensione complementare, se non hanno un’assistenza sanitaria a pagamento, se non hanno tutta una serie di tutele che hanno i più ricchi, andranno in mezzo a una strada. Questo è un problema. Allora noi cerchiamo di dire questo. Il fatto che veniamo contestati per dire questo mi sembra folle”. 

“Non si tratta di fare l’elenco di quello che dovremmo fare: una fiscalità più equa, lavoro meno precario per i giovani, accesso alla prima casa per le giovani coppie, servizi per l’infanzia, congedi parentali… qui si tratta di inventare insieme il modo per concretizzare tutto questo. Noi come Fondazione abbiamo una proposta, proponiamo di creare un’Agenzia per la Natalità, una struttura che concretamente possa affrontare questo tema, una struttura snella composta dalle forze migliori del Paese. L’obiettivo è quello che questa agenzia per i primi sei mesi possa ragionare e fare proposte, non a parole ma in maniera seria ed efficace per far ripartire le nascite in Italia”.  

Per De Palo serve “una struttura governativa come ha fatto il Giappone, dotandola di strumenti e fondi necessari per attivare concretamente le politiche che un tema come questo necessita – sottolinea – che provi a cambiare la storia, che provi a smuovere la classifica, che provi a dare un segnale di vitalità in una situazione che ormai sembra compromessa”. Un’agenzia “neutra – ribadisce De Palo – che metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche. Che crei un dialogo tra tutti i ministeri, in primis quelli dell’Economia, della Famiglia e del Lavoro, indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il Paese necessita e che faccia da regia sulle tante cose che vengono fatte in modo irrazionale e caotico nel Paese” su queste tematiche. 

“Chiediamo che questa struttura venga istituita quanto prima e noi come Fondazione per la Natalità siamo a totale disposizione per attivare e sostenere questo progetto. Nelle prossime settimane – annuncia De Palo – ci attiveremo con i canali istituzionali per lavorare su questa proposta, che ci auguriamo possa essere discussa in consiglio dei ministri entro la fine del 2024. Non possiamo attendere e aspettare i prossimi dati Istat che ci riporteranno dati drammatici sulla situazione”. Questa Agenzia “potrà essere il primo passo per trovare una soluzione e per dare realmente una risposta al Paese” conclude.  

 

(Adnkronos)