(Adnkronos) – “Per Compagnia di San Paolo l’innovazione è al centro della programmazione strategica, e lo è stata in particolare nel quadriennio 2020-2024, con tre dimensioni di intervento particolarmente significative, che rappresentano al meglio ciò che intendiamo per innovazione. Da un lato operiamo con i ‘generatori di conoscenza’, ovvero con i centri di ricerca, gli atenei e le grandi università, che sosteniamo sia rispetto ai temi di ricerca di base, ma anche rispetto alla capacità di estrarre valore dalla ricerca di base e farla diventare innovazione”
È quanto riferito da Paolo Mulassano, responsabile di Obiettivo pianeta – Compagnia di San Paolo, a margine dell’apertura dei lavori di ‘Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems?’ la due giorni del Research Forum 2024 promossa da Philea, l’ente con sede a Bruxelles a cui aderiscono le fondazioni del continente, compresa Fondazione Cariplo. Al forum di ricerca aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. Fondazione Cariplo è stata partner di Philea nella costruzione e definizione del programma a cui prendono parte più di 120 persone, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee. La due giorni è in svolgimento negli spazi della Cariplo Factory, a Milano. “Un esempio interessante è la nostra attività di sostegno ai ‘proof of concept’ – spiega Mulassano – cioè alle sperimentazioni vere e proprie che possono portare fuori dai laboratori i risultati della ricerca, implementando il viaggio dal laboratorio al mercato”.
“Una seconda grande dimensione di intervento per noi è la vicinanza alle politiche della Commissione europea, che propone iniziative molto rilevanti nell’ambito del sostegno all’innovazione, come il famoso European Innovation Council. Insieme ad altre importanti fondazioni nazionali, come la Fondazione Cariplo – sottolinea Mulassano – abbiamo attivato delle misure per favorire tutti i soggetti che sul territorio hanno partecipato alle iniziative dell’European Innovation Council. Purtroppo non hanno ottenuto il finanziamento, perché non c’erano i fondi sufficienti per coprire tutte le iniziative di alta qualità, ma sono comunque detentori del timbro ‘Skill Excellence’, il timbro di eccellenza delle proposte progettuali di innovazione create, che per noi significa valorizzare tutta l’attività di revisione che l’Europa ha fatto nel dichiarare che queste idee erano degne di un intervento economico. Tuttavia, il budget europeo non è infinito, quindi interveniamo a sostegno di quelli che erano di per sé già molto meritori”.
“Una terza dimensione di intervento è l’iniziativa diretta verso il Terzo settore. In quanto fondazione filantropica non facciamo innovazione internamente, ma sosteniamo terze parti che a nostro avviso devono essere spinte verso iniziative riguardanti l’innovazione. Abbiamo fatto grandi bandi dedicati alla transizione digitale nel terzo settore, che per noi è un modo per stimolare il terzo settore, che forse sono storicamente un po’ distanti dalla dimensione della digitalizzazione, ad essere il più possibile digitali, preoccupandosi, quindi, del tema dei dati, dell’estrazione di valore dei dati e, quindi, a preoccuparsi di innovare”, conclude.