Pnrr, Giovannini: “Spinta ai porti del centro e nuovi prezzi per le gare”

(Adnkronos) – “Il Pnrr significa riforme e investimenti. E non c’è nessuna ragione per rallentare le une e gli altri. Anzi”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini in un’intervista a ‘Il Messaggero’ . “Il Mims – spiega – è in anticipo rispetto alle scadenze del Pnrr e proprio l’altra settimana abbiamo varato un intervento importante anche alla luce dell’attuale situazione geopolitica. Mi riferisco all’elettrificazione delle banchine dei porti, una misura anticipata rispetto alle scadenze del Piano, importante per migliorare la competitività del nostro Paese, in un’ottica di sviluppo sostenibile, e ridurre le emissioni di sostanze inquinanti”.  

“Possiamo essere uno snodo cruciale verso l’Africa, gli Stati Uniti e il Sub-continente Indiano. Con il Pnrr non potenziamo solo i porti – prosegue il ministro – ma anche i retroporti, i collegamenti con le linee ferroviarie e viarie, la logistica nel suo complesso. 31 tra aeroporti, porti e centri logistici saranno collegati alla rete ferroviaria”. In sostanza colmando i gap del Centro Italia? “C’è grande attenzione alla necessità di creare una rete molto più interconnessa, che sia efficiente per tutto il Paese. – argomenta – Civitavecchia avrà un ruolo chiave, ma stiamo lavorando, proprio per supportare le aree interne, anche sulle direttrici trasversali: Napoli-Bari, Roma-Pescara, Orte-Falconara, con linee ferroviarie all’altezza delle sfide. E poi vanno intensificati i rapporti con i Balcani e la Grecia, dove ci sono opportunità per le imprese italiane a partire da Ferrovie dello Stato”. 

Quanto all’aumento dei prezzi a all’impatto sui bandi di gara per le opere del Pnrr Giovannini risponde: “Stiamo lavorando ad un decreto specifico, da varare nella seconda metà di aprile. Ci sarà la possibilità di adeguare i prezzi per le gare in essere e, soprattutto, per le prossime. Abbiamo infatti introdotto un meccanismo nuovo che compensa di più le imprese per gli aumenti, ma consente alle stazioni appaltanti di recuperare in caso di un’inversione di tendenza”. 

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