(Adnkronos) – Le misure varate oggi nel Cdm sulle bollette e sul prezzo di benzina e gasolio oggi sono “importanti, motivatei dal fatto di dare una risposta alle conseguenze” per il nostro Paese “della guerra in Ucraina”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa sottolineando che “il provvedimento che abbiamo discusso ha trovato unanime sostegno”. Il premier ha ringraziato “i ministri Franco, Cingolani, Giorgetti e il sottosegretario Garofoli per l’importante contributo” e ha spiegato che con i provvedimenti approvati oggi dal Cdm vogliamo “aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari dell’energia con particolare attenzione alle famiglie più bisognose e alle filiere più esposte. Miglioriamo alcuni presidi a tutela del nostro sistema imprenditoriale”.
“In totale, le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro – che si aggiungono agli oltre 16 miliardi che abbiamo speso dalla scorsa estate per difendere gli italiani dall’aumento del costo dell’energia”. “A differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte dei profitti in eccesso che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime, e redistribuiamo questi soldi alle imprese e alle famiglie in difficoltà”.
Quanto al prezzo del carburante, “fino a fine aprile, il prezzo alla pompa di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi a litro”. Per quanto riguarda le bollette, “aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero di famiglie protette dagli aumenti e che pagheranno l’energia come l’estate scorsa”.
“Permettiamo -ha ricordato il premier- la rateizzazione delle bollette fino a due anni. Aumentiamo i crediti d’imposta sul costo dell’energia e del gas a favore delle aziende energivore e gasivore e ne istituiamo di nuovi per tutte le aziende che utilizzando elettricità e gas. Creiamo dei fondi per aiutare i comparti dell’autotrasporto, dell’agricoltura, della pesca”. “Uno dei motivi per accorciare il periodo di intervento è anche vedere come si comporteranno i mercati nei prossimi giorni e settimane. Lo esamineremo, seguiremo l’andamento del mercato e decideremo. Ma intanto è importante questo periodo di grande volatilità”.
Parlando dell’Ucraina, Draghi ha spiegato che “nel vertice di oggi con i Primi ministri di Spagna, Portogallo e Grecia abbiamo concordato circa l’importanza di prendere una posizione comune a livello europeo per ridurre i prezzi dell’energia. Intendiamo portare questa posizione al Consiglio europeo della prossima settimana. La crisi in Ucraina è una crisi europea, e richiede risposte realmente europee”. “Rafforziamo il sistema nazionale di accoglienza, per gestire gli afflussi di rifugiati dall’Ucraina che stanno già aumentando e ci aspettiamo aumentino ancora nelle prossime settimane”, ha detto.