(Adnkronos) – Il passaggio di consegne informale tra Enrico Letta e Elly Schlein, all’indomani della vittoria delle primarie Pd 2023 da parte della 37enne, si svolgerà alle 15 al Nazareno.
Per quanto riguarda la squadra della neosegretaria dem lo chiamano già ‘team Elly’, in omaggio alla formazione cosmopolita e all’esperienza nella campagna elettorale di Obama, tra i punti di forza del curriculum della nuova segretaria del Pd. Si tratta, in sostanza, del nuovo gruppo dirigente dem che dopo il successo delle primarie è pronto ad entrare nella stanza dei bottoni del Nazareno.
Non si tratta semplicemente dei dirigenti di peso che si sono schierati con la Schlein (il primo nome che viene in mente è quello di Dario Franceschini ma anche l’ex segretario dem Nicola Zingaretti o l’ex ministro Andrea Orlando). “Io non ho promesso nulla”, ha sempre chiarito la segretaria. Ma si tratta di un ‘team’ che ha contribuito alla vittoria ai gazebo e che ha tratti comuni evidenti: giovani, molte donne, apertura all’esterno.
Ovviamente nella nuova segreteria dovrebbero trovare spazio i Big della mozione Schlein, come Francesco Boccia e Marco Furfaro, rispettivamente coordinatore e portavoce. Ma uno spazio negli organismi dirigenti dovrebbe essere riservato anche agli ex Articolo 1: il coordinatore Arturo Scotto, la coordinatrice delle donne Roberta Agostini, Nico Stumpo tra gli altri. Gli occhi sono poi tutti puntati sui gruppi parlamentari e sul ‘dossier’ capigruppo: A Debora Serracchiani e Simona Malpezzi dovrebbero succedere due nomi vicini alla neo segretaria.
A guidare il gruppo a Montecitorio potrebbe essere sempre una donna, giovane: in ‘pole’ ci sarebbero Chiara Braga, Chiara Gribaudo, Michela De Biase. Tra i deputati, si segnala Marco Sarracino. Ma anche l’ex ministro e vice segretario Peppe Provenzano si è speso dalla prima ora per la Schlein. Al Senato potrebbe esserci l’ipotesi Boccia, ma anche Anna Rossomando o Antonio Misiani, che per la Schlein si è occupato del programma economico. Se, invece, la neo segretaria vorrà lasciare un capogruppo alla minoranza, alla Camera circola il nome di Simona Bonafè.
Novità potrebbero esserci anche a Strasburgo, dove Brando Benifei potrebbe passare la mano e lasciare il ruolo di capo delegazione a Pierfranco Majorino, tra i più decisi sostenitori della Schlein. Ma, comunque, ai vertici del Pd la novità più attesa resta quella dei giovani e degli ‘esterni’ legati alla leadership della Schlein. La pattuglia più nutrita dei nuovi dirigenti dovrebbe essere quella dei bolognesi, a partire da Matteo Lepore. Con il sindaco di Bologna anche Daniele Ara, Enrico Di Stasi e Andrea Colombo tra gli altri.
Porte aperte al Nazareno anche per le ex Sardine, ormai diventati tutti dirigenti dem perché eletti in Assemblea nazionale: Mattia Santori, Jasmine Cristallo ma anche Mery De Martino, segretaria del circolo bolognese di Pratello. Tra i dirigenti locali più considerati dalla Schlein ci sono la ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, coordinatrice degli amministratori locali per la mozione. Infine, gli artefici a livello locale del successo della Schlein: in Lombardia Gaia Romani e Matteo Rossi, in Liguria Simone D’Angelo, in Toscana Emiliano Fossi, in Puglia Titti De Simone.