Quirinale, Berlusconi tiene sulla corda Salvini-Meloni

(Adnkronos) – Il Mattarella bis resta la sua prima scelta, convinto che Mario Draghi non debba muoversi da palazzo Chigi. Silvio Berlusconi ha riunito ieri ad Arcore lo stato maggiore di Forza Italia. Una riunione-fiume, presente anche Fedele Confalonieri, a conferma della delicatezza del momento. Con in primo piano, naturalmente l’elezione del nuovo capo dello Stato e il nodo della sua candidatura. Per come si sta evolvendo la situazione politica tutto fa pensare a un ‘passo indietro’ del Cav, ma chi ha partecipato all’incontro a Villa San Martino, descritto come una vera e proprio war room, assicura che l’ex premier non abbia ancora del tutto abbandonata l’idea di tentare il blitz in Aula per provare a scalare il Colle. Assediato dagli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno ottenuto la convocazione per oggi di un vertice per avere un sì o un no prima che inizino le votazioni presidenziali in Parlamento, l’ex premier avrebbe ribadito che con il sostegno di tutto il centrodestra ci sarebbero le condizioni per spuntarla alla quarta votazione. Secondo il presidente di Fi, alla fine della fiera una cinquantina di voti ‘extra’ uscirebbero fuori, non solo tra i cinque stelle, sempre più divisi al loro interno, ma anche a sinistra. Bisogna però capire cosa ne pensano gli alleati e confrontarsi su questa sua convinzione. 

Se ognuno nel centrodestra garantisce i suoi voti, alla fine i voti in più per arrivare alla maggioranza assoluta ci sono e vinco la partita, sarebbe stato il ragionamento di Berlusconi. ”Domani (oggi, ndr), molto probabilmente Berlusconi scioglierà la riserva”, assicura Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Fi, fuori da Villa San Martino in serata. Un annuncio che ‘sblocca’ il centrodestra, tirandolo fuori dall’impasse di questi giorni, riservando al Cav ancora 24 ore di riflessione. Raggiunto al telefono dall’Adnkronos Barelli lascia intendere che il leader azzurro ci crede ancora: ”Berlusconi ha i ‘numeri’? Il presidente non ha deciso, ma se decide di andare avanti, se la gioca, eccome…”. 

Secondo alcuni boatos il presidente di Forza Italia avrebbe voluto vedere gli alleati e sciogliere la riserva lunedì mattina, ma il pressing di Lega e Fdi si era fatto sempre più insistente: da qui l’accelerazione sul vertice, fissato per domani, ma al buio, senza una ‘location’ e un orario. Il Cav potrebbe non venire a Roma e collegarsi da remoto con Salvini, Meloni e i gli altri partiti ‘centristi’ della coalizione (dall’Udc a Coraggio Italia). Prima del summit, a quanto si apprende, Berlusconi dovrebbe confrontarsi via Zoom con i ministri e sottosegretari azzurri e i dirigenti del partito.(di Giorgia Sodaro) 

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