Quirinale, ex spin doctor di Berlusconi: “Silvio non farti umiliare in Aula, rinuncia”

”Berlusconi ha tutto il diritto di candidarsi” al Quirinale “dal punto di vista costituzionale, ma la politica è un’altra cosa… Tutti i leader politici che erano in campo quando lanciò Forza Italia nel ’94 non ci sono più, sono spariti, è rimasto solo lui, ma non ce la farà” perché le “cancellerie, i mercati, tutti sanno che non puoi mettere al Colle e fare capo del Csm l’uomo più perseguito dalla giustizia…”. Luigi Crespi, che conosce bene Silvio Berlusconi, avendo curato come ‘spin doctor’ tre sue campagne elettorali, quelle del ’99, del 2000 e del 2001, è convinto che il Cav non riuscirà a coronare il suo sogno quirinalizio.  

I tanti processi a suo carico, a cominciare dal caso Ruby, pesano, eccome. E Crespi ne sa qualcosa: ”Parliamo di 20 anni di guerra giudiziaria, è tutto qui. C’è un problema della magistratura nel nostro Paese? Secondo Palamara sì, e questa cosa come la risolviamo, con l’elezione di Berlusconi al posto di Mattarella? Lo mandiamo al Colle senza che tutto questo passi attraverso una presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica?”. Impossibile, avverte all’Adnkronos Crespi, altrimenti ”scoppierebbe la guerra civile… Come può farcela uno che è stato cacciato da palazzo Chigi, espulso dal Parlamento e sputtanato da tutti così come sono stati sputtanati tutti quelli gli stavano vicino? Lo so bene, perché anche io ho pagato un prezzo altissimo…”.  

”Oggi Berlusconi – dice l’ex sondaggista – ha una grande occasione per fare qualcosa di storico, non la sprechi. Già essere candidabile è una grandissima vittoria, non la trasformi in una sconfitta nell’Aula e in una ennesima umiliazione. Indichi una forte personalità capace di avviare un grande ripensamento sulla giustizia italiana, affrancandola una volta per tutte dai sospetti della politica. Il compito di Silvio è ridare dignità alla magistratura che ne esce a pezzi quanto lui…”. Crespi non ha dubbi, un nome c’è, si tratta dell’attuale Guardasigilli: ”Il presidente di Fi deve indicare la Cartabia come nome alternativo, una donna in gamba, intelligente, che in quest’anno di governo ha detto e fatto cose incredibili. Ieri, per esempio ha tenuto una relazione clamorosa sulla situazione nelle carceri, davvero coraggiosa”.  

Crespi considera ”geniale” l’operazione scoiattolo promossa da Vittorio Sgarbi, che si è autodefinito l’acchiappa farfalle di Silvio e sta facendo da centralinista all’ex premier per chiamare e convincere i parlamentari indecisi a votarlo per il Colle: ”Solo Sgarbi, che è un grande artista, può fare questa grande provocazione. Sta svolgendo un’azione geniale ma che ha a che fare con l’arte, non certo con la politica. Qui la politica non c’entra nulla…”. Da qui l’invito rivolto al leader azzurro di compiere un ”gesto di responsabilità e di indicare un altro nome al suo posto per il Colle, perché, lo ripeto, il solo fatto di essere candidabile rappresenta una grandissima vittoria per lui”.  

“Adesso – sottolinea Crespi che ora lavora come coach per la comunicazione in alcune multinazionali e fa anche lo sceneggiatore con due documentari presentati alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia – Berlusconi non deve consentire che questa vittoria diventi una sconfitta. Faccia quel che è capace di fare e ha sempre fatto… Lui che è l’uomo delle grandi invenzioni, si inventi qualcosa che lo iscriva nella storia e non nell’arte…”.  

(Adnkronos)