“Le forze politiche devono dimostrare responsabilità, facendo tutte la scelta migliore per quello che riguarda il Quirinale, quando sarà a fine gennaio, una scelta in cui ognuno rinfodera la baionette”. Così Enrico Letta alla presentazione del libro di Tommaso Greco ‘La legge della fiducia. Alle radici del diritto’ alla Camera.
“Questa continuazione” dell’emergenza, sottolinea, “ci deve far riflettere anche sul tempo che stiamo vivendo: un tempo in cui questa emergenza, la situazione particolare che viviamo, la situazione particolare che il Parlamento vive e che una maggioranza così larga vive nel rapporto col governo, mi fa dire e pensare che la condizione attuale – quella di una larga coalizione, di una larga intesa – debba continuare e debba traslarsi anche nella scelta del Capo dello Stato”.
“Io lo dico più netto che posso: l’elezione di un presidente della Repubblica con 505 voti, modello Leone, sarebbe una grave ferita istituzionale al Paese. Chi si assume la responsabilità di portare avanti un simile progetto fa un grande danno” avverte il segretario Pd.
“Le parole del presidente Conte sono state di grande responsabilità e le apprezzo molto – dice Letta – Credo che insieme cercheremo di fare di tutto perché prevalga un atteggiamento di responsabilità tra le forze politiche”. “Chi tenta l’operazione alla Leone non ha capito – scandisce – in che tempo è il nostro Paese, cosa stiamo vivendo e quali sono gli atti di responsabilità che le forze politiche devono assumersi”.
CONTE – “Ritengo che sia assolutamente corretto, e lo dico da leader del partito di maggioranza relativa, che ci sia il più ampio coinvolgimento di tutte le forze rappresentate nell’arco parlamentare” nella scelta del prossimo presidente della Repubblica, le parole del leader M5S Giuseppe Conte.
“Siamo nella fase di bilancio, che è una fase delicatissima e dobbiamo portarla a casa perché gli italiani da noi si aspettano che siano migliorate le misure già inserite. Ci sono ancora interventi significativi da fare ed è giusto rimanere concentrati su questo. Un attimo dopo si aprirà la fase di ampia consultazione” sul Quirinale “che deve coinvolgere tutte le forze politiche” sottolinea il leader 5 Stelle.
“Partire dal presupposto che ci sia un gruppo parlamentare o uno schieramento che debba avere il primato nel fare un nominativo non è corretto. Confrontiamoci insieme, valutiamo quali sono le differenti sensibilità e cerchiamo di raggiungere un risultato che sia il più ampio e condiviso, partendo anche da affinità sperimentate”, aggiunge l’ex premier.
Una proposta comune M5S-Pd sul nome del prossimo Capo dello Stato? “Non lo escludo affatto”, risponde il leader M5S, “sicuramente ci misureremo e cercheremo prima di valutare la modalità migliore”. “Io ho parlato di un profilo. Sicuramente mi batterò come leader della forza di maggioranza relativa perché sia un candidato o una candidata di alto profilo morale”, dice Conte.
Poi, parlando con i cronisti alla Camera: “Dopo la legge di bilancio ci confronteremo” sul Quirinale, “l’ho detto io di aprire a tutti i gruppi parlamentari, anche a quelli di opposizione, anche a Fdi. E’ giusto che una decisione di questo tipo cerchi di essere quanto più ampiamente condivisa”.
“Partire mettendo un candidato sul banco significa rifiutare un coinvolgimento e un confronto. Prima di arrivare a questo, vorrei prima compiere un serio confronto, sincero e aperto per arrivare a un candidato condiviso”, conclude Conte.