Renzi: “Draghi? Al Colle o a Chigi, ma non possiamo farne a meno”

“Non possiamo permetterci di fare a meno di Draghi: che stia al Colle o che stia a Palazzo Chigi, l’importante è che sia in campo”, dice il leader di Italia viva Matteo Renzi, ospite di ‘Non è l’arena’ su La7. “Chi pensa di fare a meno di Draghi in questo momento è uno che ha mangiato male in queste vacanze di Natale”, ha sottolineato l’ex premier.  

“Draghi è un fuoriclasse, dove lo facciamo giocare? Questa è la domanda: prima punta o numero 10?”, si chiede Renzi. “Draghi è una persona al servizio delle istituzioni. Gli schemi di gioco son due: il primo, rimane al governo ancora per un anno e mezzo. In questo scenario Draghi gioca da prima punta”, spiega l’ex premier. Anche la possibilità di eleggere Draghi al Quirinale “è una soluzione che ha un senso: gioca più a centrocampo ma per 7 anni”. 

“Io il kingmaker di questa elezione del Presidente della Repubblica? Con Mattarella sì, questa volta no. L’altra volta avevo 400 parlamentari, ora ne abbiamo 40, è un po’ diverso. Vorrei chiedere a tutti i grandi elettori di pensare all’Italia e non ai singoli partiti”, ha aggiunto. 

Nella partita per il Colle, sottolinea poi Renzi, “il Pd non ha i numeri e nemmeno tante idee. Con me Letta non vuol fare l’accordo, se si trova meglio con Conte che con me… de gustibus non disputandum est”. “Conte non controlla i suoi. Su tante posizioni il Pd non sta chiarendo: è garantista o no?”, insiste l’ex premier, che osserva: “Letta ha un problema di posizionamento”. 

“Nel M5S ci sarà una divisione nei prossimi mesi e Virginia Raggi secondo me è potenzialmente leader di un partito diverso da quello di oggi. E che una parte di quel partito strizzi l’occhio ai no vax non è una novità”, ha continuato Renzi parlando del M5S. 

(Adnkronos)