Russia, nuova arma per Putin contro Ucraina: cos’è il missile Sarmat

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La Russia si prepara ad utilizzare una nuova arma, il missile intercontinentale Sarmat. Il ministero della Difesa ha annunciato che il missile verrà dispiegato per operazioni combattimento “nel prossimo futuro” e, con ogni probabilità, ‘debutterà’ nella guerra in corso con l’Ucraina. 

Al momento l’impresa sta conducendo la prima produzione di massa dei missili, che saranno dispiegati per operazioni di combattimento nel prossimo futuro”, afferma il ministero. I missili sono prodotti dalla Krasmash, compagnia industriale militare, sussidiaria delll’agenzia spaziale di stato Roscomos. Il dispiegamento dei Sarmat era già stato anticipato dal presidente russo Vladimir Putin il 5 ottobre nel suo discorso al club Valdai. Per ora non sono state fornite date più precise. 

Putin ha aggiunto che sono stati completati i test per il missili balistico intercontinentale Sarmat, ma che al momento devono essere concluse le procedure burocratiche. 

I Sarmat sono grado di trasportare 10 o più testate nucleari, come ha reso noto in passato l’agenzia spaziale Roscosmos. I nuovi missili balistici intercontinentali Sarmat Rs-28 (Satan 2, in gergo Nato) sono stati testati a febbraio 2023 durante la visita del presidente statunitense Joe Biden a Kiev. Il sistema Icbm basato in silos è in grado di essere armato con testate nucleari multiple. Sostituirà gli R-36M2 Voyevoda, dispiegato dal 1988. 

Nella guerra in corso da oltre 18 mesi, la Russia ha usato più volte missile balistico duale ipersonico Kh-47M2 Kinzhal (pugnale). Il Kinzhal (progettato come un Iskander, ma da caricare su un aereo) è un sistema che può essere armato sia con testate convenzionali che nucleari (da qui l’aggettivo duale), in grado di bucare le difesa anti missilistiche (che l’Ucraina non ha) e questo rende il suo impiego nel contesto di questa guerra esclusivamente dimostrativo. 

Putin lo aveva definito un'”arma ideale” quando, nel marzo del 2018, ne aveva parlato per la prima volta in pubblico. Fa parte del nuovo gruppo di sistemi ipersonici sviluppati in Russia (oltre al missile intercontinentale Avangard e al missile da crociera Tskinkal). 

Kinzhal ha una gittata di 2mila chilometri, se lanciato da un Mig (3mila da un Tu-22M3), può raggiungere la velocità di Mach10 (12mila chilometri l’ora), e segue una traiettoria non prevedibile. “Il suo ruolo nella deterrenza non nucleare è nelle prime fasi di una escalation. Tutttavia è inteso primariamente come arma nucleare”, si legge in un articolo del Center for Strategic and International Studies. 

 

La Russia, nelle ultime settimane, ha diffuso news relative ai test di un nuovo missile, il Burevestnik. Si tratta di un vettore a propulsione nucleare che, grazie all’utilizzo di un reattore nucleare in miniatura, dovrebbe avere una capacità di azione e di volo illimitata, secondo quanto riferiscono i media russi. Difficile valutare l’attendibilità delle informazioni in un iter che ha avuto una grave battuta d’arresto nel 2019, con un incidente in un test nella zona di Arkangelsk con emissione di materiale radioattivo. 

Secondo le news filtrate dalla Russia, il missile ha una lunghezza di 12 metri al momento del lancio e dopo la separazione programmata di uno stadio si riduce a 9 metri, con apertura alare di 6 metri. l missile può essere dotato di testata nucleare e questa caratteristica, unita alla descritta capacità di volo ‘illimitato’ renderebbe il Burevestnik un’arma estremamente temibile in teoria. 

 

 

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