Sam Altman, Microsoft assume ex Ceo di OpenAI: guiderà team su intelligenza artificiale

(Adnkronos) – Sam Altman, il co-fondatore di OpenAI, società madre di ChatGPT, si unisce a Microsoft, dove guiderà un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata. La notizia, annunciata dall’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella in persona, arriva dopo che Altman era stato estromesso senza preavviso dalla carica di Ceo di OpenAI, nel consiglio di amministrazione dello scorso venerdì. 

Anche Greg Brockman, cofondatore di OpenAI ed ex presidente che si è dimesso dopo il licenziamento di Altman, si unirà a Microsoft. Nel frattempo, Emmett Shear, ex Ceo del servizio di streaming di Amazon Twitch, entrerà a far parte di OpenAI come amministratore delegato ad interim. 

“Non vediamo l’ora di conoscere Emmett Shear”, ha detto Satya Nadella in un post su X. “E siamo estremamente entusiasti di condividere la notizia che Sam Altman e Greg Brockman, insieme ai colleghi, si uniranno a Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata”. 

 

Il siluramento del Ceo di OpenAi, Sam Altman, da parte del Cda della società ha sconvolto il settore tecnologico negli Stati Uniti e non solo. Il Cda della società che ha costruito il pionieristico Chatbot ChatGpt ha affermato di “aver perso la fiducia nella sua capacità a guidare l’azienda”. 

L’improvvisa partenza di Altman, scrive il ‘Washington Post’, “ha provocato un’ondata di shock nel settore tecnologico e a Washington, dove era diventato una presenza familiare nei dibattiti sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. La sua ascesa e la sua apparente caduta dal gradino più alto della tecnologia sono tra le più veloci nella storia della Silicon Valley. In meno di un anno, è passato dall’essere famoso nella Bay Area come fondatore fallito di una start-up che si è reinventato come popolare investitore in piccole aziende fino a diventare uno dei leader aziendali più influenti al mondo”. Molti nel mondo della tecnologia, rileva il quotidiano statunitense, “gli attribuiscono il merito di aver infuso una nuova energia e un senso di possibilità in un settore che è stato dominato da giganti della tecnologia come Google e Amazon per più di un decennio. Altman sperava chiaramente di entrare nella lega dei titani della tecnologia come il miliardario Elon Musk, il Ceo di Meta Mark Zuckerberg e persino il defunto Ceo di Apple Steve Jobs”. 

Il siluramento di Altman, rileva il ‘Washington Post’, è stato un po’ come spodestare il padre dell’intelligenza artificiale generativa. “Chat di gruppo di investitori e lavoratori del settore tecnologico si sono accese in tutta San Francisco, mentre tutti esprimevano il loro shock e speculavano sul motivo per cui il Cda” della società che ha confondato “abbia deciso di rimuoverlo. Nelle conversazioni con più di una dozzina di dirigenti e investitori del settore dell’intelligenza artificiale, tutti hanno espresso confusione e sorpresa”. 

Giovedì, il giorno prima dell’annuncio da parte del Cda, Altman si esprimeva in quanto Ceo di OpenAi all’Apec, il summit di Cooperazione Economica Asia-Pacifico a San Francisco. La settimana prevedente, ricorda il quotidiano Usa, aveva presentato una nuova road map per OpenAi suscitando grandi applausi da parte di centinaia di sviluppatori alla prima grande conferenza dell’azienda. Sebbene Altman sia stato uno dei fondatori di OpenAi, sottolinea il ‘Washington Post’, “ha affermato di non possedere alcuna azione della società. Mentre era Ceo di OpenAI, Altman ha continuato a investire in altre società come la società di fusione nucleare Helion e la start-up di hardware Ai Humane. Secondo la società di dati di venture capital PitchBook, nel corso degli anni ha effettuato dozzine di investimenti personali in start-up, di cui 12 solo nel 2023”. 

Lanciata come organizzazione no-profit nel 2015, OpenAi è stata creata per tenere l’intelligenza artificiale generativa fuori dalla portata dalle società monopolistiche e dai governi stranieri. Ma accettando un importante investimento da parte di Microsoft nel 2019 le cose sono un po’ cambiate. OpenAi, rileva il ‘Washington Post’, “sostiene che sta ancora perseguendo il suo obiettivo originale di costruire un’intelligenza artificiale che ‘va a beneficio di tutta l’umanità’. Ma il suo percorso ultimamente sembra più simile a quelli degli altri”. La società ha iniziato una corsa alle assunzioni, reclutando dirigenti da Meta, Apple e Amazon Web Services. Più o meno nello stesso periodo, Altman ha iniziato un tour intorno al mondo visitando capi di stato e sviluppatori in dozzine di città, tra cui Tel Aviv e Doha, in Qatar, una tappa ancora più ambiziosa del tour americano di Zuckerberg del 2017. Dopo l’annuncio dell’uscita di Altman, alcuni leader tecnologici hanno pubblicato pubblicamente la loro ammirazione per il cofondatore di Open Ai. 

(Adnkronos)