(Adnkronos) – A distanza di quasi tre anni dalla sua morte, martedì 26 marzo saranno celebrati i funerali di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa la notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021, uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato. La cerimonia si terrà a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dove la ragazza viveva.
Il Comune di Novellara proclamerà il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Nelle scuole verrà osservato un minuto di silenzio e le bandiere sugli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta. “Per rispettare la sua richiesta e soprattutto per tutelare il fratello Ali Heider la breve cerimonia, che avverrà nel cimitero di Novellara, sarà come già annunciato strettamente riservata”, spiega il sindaco Elena Carletti, aggiungendo che gli aspetti organizzativi saranno valutati la prossima settimana dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa.
“Sempre in quella sede – continua il sindaco Carletti – ragioneremo sulle modalità con cui, una volta concluso il funerale, permettere ai cittadini di Novellara e a tutti coloro che lo desiderano di portare il loro ultimo saluto a Saman”. “Saman, dunque, resterà per sempre a Novellara e nel cuore di tutti noi – aggiunge il sindaco Elena Carletti – Rimarrà per il profondo dolore che questa tragedia ha suscitato in tutti i novellaresi, perché Saman è nostra concittadina onoraria e perché riposerà per sempre in luogo del nostro cimitero che ci è particolarmente caro, tra l’area dedicata ai bambini e quella che accoglie Augusto Daolio”.
“Eravamo in attesa ci fosse l’ultimo saluto a Saman, che abbiamo conosciuto solo come vicenda giudiziaria dopo la sua morte- dice all’Adnkronos l’avvocato Barbara Iannuccelli, che nel processo per l’omicidio della 18enne pakistana ha rappresentato il fidanzato della vittima, Saqib Ayub – . Sarà un momento di grande raccoglimento per darle il saluto che merita e tutto l’affetto che forse in vita non ha mai avuto. Speriamo ci permettano di salutarla e metterle un fiore sulla tomba, considerata la volontà del fratello di una cerimonia riservata”.