In quarantena solo il compagno di banco? “Se sarà così ci adatteremo alle indicazioni del Cts. L’anno scorso abbiamo avuto la fortuna di avere solo una decina di casi l’anno, dalla scuola dell’infanzia fino alla maturità, un numero irrisorio e mai l’impressione che gli alunni non seguissero le lezioni se in Dad. Dunque non ci permettiamo di esprimere giudizi”. Ne parla con l’Adnkronos J
utta Eberl Marchetti, rappresentante del Consiglio direttivo della Scuola Germanica Roma che, commentando la possibilità di una gestione delle quarantene in ‘micro-bolle’ sul modello tedesco osserva: “In Germania ogni bundesland per la scuola ha le sue regole. L’Italia è fortunata ad averne una valida per tutti”. Quindi aggiunge: “In particolare per la digitalizzazione devo esprimere un sentito complimento nella gestione della pandemia al governo italiano a partire dal controllo dei Green pass: anche se è necessario più personale all’ingresso, l’app funziona benissimo”.
“In generale per l’Europa mi augurerei ci fosse un allineamento generale sulle modalità di gestione, come vedo si sta tentando di fare – rileva – In Germania al momento si fanno i tamponi salivari a tutti due volte a settimana, si identificano i casi a scuola, si circoscrive la situazione ma comunque si ricorre alla quarantena. Tuttavia, a causa del federalismo, per l’istruzione in Germania manca una regola uguale per tutti. In Italia invece le regole sono più lineari ed anche semplici, e questo ha agevolato la gestione della scuola”, spiega la dirigente della Germanica Roma, che come tutti gli istituti internazionali del Paese per quanto riguarda il protocollo sanitario si adegua alle regole italiane. Tamponi a scuola come in Germania? “Non so quanto sia utile farli – risponde – E’ un tentativo in più, ma non mi sentirei tranquillissima. Sarebbe meglio se venissero effettuati a casa”.
(di Roberta Lanzara)