(Adnkronos) – Dall’utilizzo di lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, all’attenzione alle diciture riportate sui prodotti alimentari per evitare sprechi, fino alla scelta consapevole degli abiti che acquistiamo, passando per le proprie preferenze a tavola: arriva un vademecum con sei comportamenti virtuosi e attenti all’ambiente stilato da LifeGate, network di informazione e servizi di consulenza per un futuro sostenibile, in collaborazione con Findus, azienda attiva nel settore dei surgelati, che ognuno può mettere in pratica per azioni quotidiane più consapevoli, capaci di contribuire a diminuire le emissioni di CO2e (CO2 equivalente).
Per lanciare il messaggio che la sostenibilità passa anche dai piccoli gesti, come scelte alimentari consapevoli, che ognuno di noi può adottare, nei giorni scorsi ha preso il volo una mongolfiera sui cui Findus ha deciso di evidenziare i benefici in termine di riduzione di emissioni di CO2e per la produzione del Burger Green Cuisine rispetto ad un tradizionale burger di carne. Green Cuisine è la linea di piatti vegetali Findus, pensata per offrire alternative alle proteine animali, senza compromettere il gusto e i nutrienti. Al volo della mongolfiera ha preso parte il vincitore della consumer promo ‘Green is in the Air’, lanciata da Findus a inizio anno con l’obiettivo di raccontare come ognuno di noi possa contribuire ad un futuro più sostenibile attraverso scelte alimentari responsabili e consapevoli.
“L’impegno per minimizzare la Carbon Footprint è sicuramente una priorità, e, soprattutto, è un obiettivo alla portata di tutti, a partire dalle scelte alimentari che ognuno di noi può adottare. Questo il messaggio che abbiamo voluto lanciare organizzando il volo della mongolfiera ‘Green Cuisine’, su cui abbiamo scelto di evidenziare i benefici in termini di riduzione di emissioni di CO2e per la produzione del Burger Green Cuisine rispetto ad un tradizionale burger di carne. Ormai 4 anni fa, Findus ha lanciato la linea Green Cuisine con l’intento di intraprendere una vera e propria rivoluzione alimentare. Si tratta di prodotti pensati per tutti coloro che vogliono contribuire ad un mondo più verde, partendo da piccoli gesti quotidiani, offrendo opzioni gustose per una dieta a base vegetale”, ha dichiarato Alessandro Solazzi, Cluster Marketing Director Southern Europe Findus.
#1: SPRECO ALIMENTARE – Ogni italiano emette quasi mezzo chilo di anidride carbonica all’anno a causa dello spreco alimentare – si legge nel vademecum – Ma è possibile ridurre questa cifra facilmente, imparando a distinguere tra le diciture ‘data di scadenza’, che indica quando un prodotto potrebbe non essere più sicuro per il consumo, e ‘consumare preferibilmente entro’, che segnala quando un prodotto è al suo meglio, ma può essere consumato anche dopo. Controllare le etichette, evitare le maxi-spese e organizzare meglio il frigo possono fare la differenza. Meno cibo sprecato corrisponde a meno CO2e emessa, perché si evita lo smaltimento dei rifiuti, che produce gas serra, e si risparmiano le risorse utilizzate per produrre e trasportare il cibo.
#2: ELETTRODOMESTICI – Ogni giorno, anche quando si pensa che gli elettrodomestici siano spenti, continuano a consumare energia inutilmente se lasciati in standby. Lo stesso vale per i caricabatterie del cellulare, del computer o di qualsiasi altro dispositivo quando rimangono attaccati alle prese. In Italia, il consumo di energia in standby rappresenta fino al 10% del consumo totale di energia elettrica di una famiglia, contribuendo significativamente alle emissioni di anidride carbonica. Staccare le spine o utilizzare ciabatte elettriche con interruttore sono piccoli accorgimenti che però possono ridurre notevolmente il proprio impatto ambientale.
#3: ABITI FIBRE NATURALI VS ABITI E SINTETICI – Per ogni tonnellata di cotone tessile tradizionale, si emettono circa 6 kg di CO2e, mentre per il cotone biologico la cifra scende a soli 2 kg. Mentre il poliestere emette dai 7 ai 9,5 kg di CO2e per tonnellata (fonte: studio interno LifeGate). Scegliere di indossare abiti in fibra biologica non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche a combattere il cambiamento climatico.
#4: ABBASSA LA TEMPERATURA – Lavare a 30°C invece che a 40°C può farti risparmiare fino a 27 kg di emissioni di anidride carbonica all’anno, se utilizzi una fornitura elettrica tradizionale – proseguono Findus e LifeGate – Inoltre, fare lavatrici a pieno carico massimizza l’efficienza energetica, ma riduce anche il numero di cicli di lavaggio, risparmiando acqua ed elettricità. Meno energia, meno spreco di risorse, meno emissioni di CO2e, più sostenibilità.
#5: LAVARE I PIATTI MANO O IN LAVASTOVIGLIE? – Per rendere la routine di pulizia dei piatti più ecologica, utilizzare la lavastoviglie. Lavare i piatti a mano non solo richiede più tempo, ma consuma anche più energia e acqua rispetto a una lavastoviglie di ultima generazione. Utilizzandola a pieno carico, è possibile ridurre le emissioni di anidride carbonica fino a circa il 61% per ogni ciclo rispetto al lavaggio manuale. Questo perché le lavastoviglie moderne sono progettate appositamente per essere molto più efficienti nel riscaldare l’acqua e gestire il consumo idrico.
#6: LE ALTERNATIVE VEGETALI ALLE PROTEINE ANIMALI -L’alimentazione plant-based può essere salutare ma anche soddisfacente per il palato e sostenibile per l’ambiente – conclude il vademecum di LifeGate e Findus – Un burger Green Cuisine di Findus, ad esempio, ha una Carbon Footprint, misura che esprime in CO2e il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, mediamente più bassa di sette volte rispetto ad un burger di carne (-85%). Sempre prendendo come riferimento un tradizionale burger di carne, il terreno usato è 4 volte inferiore nella produzione del burger Green Cuisine (-71%) ed ha un consumo di acqua 6 volte inferiore (-77%).