Trump giura da presidente, il discorso: “Età dell’oro Usa inizia ora”

(Adnkronos) –
“L’età dell’oro dell’America inizia proprio ora”. Donald Trump ha giurato da presidente degli Stati Uniti nel suo discorso inaugurale e, nella cerimonia di insediamento di oggi 20 gennaio 2025, ha delineato gli obiettivi e le linee della sua azione che mira sempre a “mettere l’America al primo posto”.  

Durante il suo discorso dopo il giuramento, Trump ha ringraziato i diversi ex presidenti presenti, tra cui Joe Biden. “Da oggi in poi, il nostro Paese prospererà e sarà di nuovo rispettato in tutto il mondo. Tutte le nazioni ci invidieranno e non ci lasceremo più sfruttare”, ha aggiunto. 

“La nostra sovranità sarà reclamata, la nostra sicurezza sarà restaurata, la giustizia sarà di nuovo bilanciata”, le parole di Trump, che promette: “Sicurezza, giustizia e sovranità torneranno nelle nostre mani”.  

“Il maligno, violento e ingiusto uso del dipartimento della giustizia come un’arma politica finirà – ha aggiunto – e la nostra principale priorità sarà di creare una nazione orgogliosa, prospera e libera”. 

“Non verrà mai più utilizzato l’immensa forza dello Stato per perseguitare gli oppositori politici”, ha ribadito, aggiungendo: “È una cosa che conosco. Non permetteremo che accada. Non accadrà più. Sotto la mia guida, ripristineremo una giustizia giusta, equa e imparziale secondo lo stato di diritto costituzionale”. 

“Il nostro governo affronta oggi una crisi di fiducia. Per molti anni un establishment radicale e corrotto ha estratto potere e ricchezza dai nostri cittadini, i pilastri della nostra società lasciati rotti e mai riparati”, ha detto ancora il 47° presidente americano alla Rotonda del Campidoglio, a Washington D.C.. 

“Ora abbiamo un governo che non riesce nemmeno a gestire una semplice crisi interna, mentre continua a inciampare in una continua lista di eventi catastrofici all’estero. Fallisce nella protezione dei nostri fantastici cittadini rispettosi delle regole, proteggendo invece pericolosi criminali, di cui molti usciti da prigioni e istituti psichiatrici entrati illegalmente nel nostro Paese da tutto il mondo – ha continuato -. Abbiamo un governo che ha dato fondi illimitati per la difesa di confini stranieri, ma si rifiuta di difendere i confini americani, e, ancora più importante, la sua gente”. 

E ancora: “La mia vita è stata salvata per un motivo. Sono stato salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande”, ha continuato nel discorso inaugurale, durante il quale ha fatto riferimento al tentativo di omicidio al quale scampò durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, l’estate scorsa. 

“Il viaggio per reclamare la nostra Repubblica non è stato facile, questo posso dirvelo. Coloro che desiderano bloccare la nostra causa hanno cercato di togliermi la libertà e, in realtà, di togliermi la vita. Solo pochi mesi fa, in uno splendido campo della Pennsylvania, il proiettile di un assassino mi ha lacerato l’orecchio, ma credo ancora di più ora che la mia vita è stata salvata per una ragione. Sono stato salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande”, ha affermato Trump. 

“Molta gente pensava che fosse impossibile per me un ritorno politico di questo tipo. Ma come vedete oggi, sono qui”, ha rivendicato Donald Trump in uno dei passaggi del suo discorso, sottolineando che “il popolo americano ha parlato”. 

“Da questo momento in poi, il declino dell’America è finito”, promette Trump, dopo aver descritto quello che lui ha definito un “Paese in rovina a causa di un governo corrotto”.  

“Tutto questo cambierà a partire da oggi, velocemente – ha aggiunto – la mia elezione è un mandato per rovesciare in modo completo e totale un orribile tradimento e tutti gli altri tradimenti che sono stati fatti, ridando alla gente la loro fede, il loro benessere, democrazia e libertà”. 

“Per prima cosa, dichiarerò un’emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini criminali nei luoghi da cui sono venuti. Ripristineremo la mia politica di ‘rimanere in Messico'”, ha poi detto il presidente degli Stati Uniti sul tema dei migranti. “Difenderò il nostro Paese da minacce e invasioni”, ha aggiunto. 

“La crisi dell’inflazione è stata causata da una spesa eccessiva e dall’aumento dei prezzi dell’energia, per questo oggi dichiaro un’emergenza energetica e noi trivelleremo, baby, trivelleremo”, ha spiegato, citando lo slogan elettorale ‘drill, baby, drill”.  

“Faremo abbassare i prezzi, riempiremo di nuovo le nostre riserve strategiche ed esporteremo energia americana in tutto il mondo”, ha aggiunto, affermando che “saremo di nuovo una nazione ricca l’oro liquido sotto i nostri piedi aiuteranno ad applicare le mie azioni”.  

“Oggi metteremo fine al Green New Deal e revocheremo l’obbligo delle auto elettriche e salveremo la nostra industria automobilistica mantenendo il mio sacro impegno con i grandi lavoratori del settore automobilistico”, ha detto ancora, concludendo che “potremo comprare l’auto che vogliamo”. 

Gli Stati Uniti “si riprenderanno” il Canale di Panama, ha poi annunciato il presidente. Ricordando che il Canale venne “stupidamente” dato a Panama nonostante gli Stati Uniti per realizzarlo avessero speso più soldi di quanti ne avessero mai spesi in un progetto prima di allora, Trump ha parlato di “regalo stupido che non avrebbe mai dovuto essere fatto e la promessa di Panama nei nostri confronti non è stata mantenuta”, aggiungendo che “lo scopo del nostro accordo e lo spirito del nostro trattato sono stati totalmente violati”.  

Le navi americane, anche quelle della Marina, “non sono state trattate equamente”, ma “soprattutto – ha scandito Trump – la Cina sta gestendo il Canale di Panama e noi non l’abbiamo dato alla Cina. L’abbiamo dato a Panama e ce lo riprenderemo”. 

“Invece di tassare i cittadini, imporremo dazi a Paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”, ha continuato, annunciando che “per questo obiettivo, stiamo istituendo l’External Revenue Service per raccogliere tutti dazi”, riferendosi ad una versione estera dell’Irs, il Fisco americano. Questo porterà “una quantità massiccia di denaro” nelle casse dello Stato “proveniente da Paesi stranieri”. 

Il presidente ha quindi promesso di “espandere i territori” americani durante il suo mandato, annunciando che la bandiera a stelle e strisce sventolerà su Marte. “Perseguiremo il nostro destino manifesto nelle stelle, lanciando astronauti americani per piantare (la bandiera a, ndr) stelle e strisce sul pianeta Marte”, ha sottolineato al Campidoglio. 

“Noi misureremo i nostri successi e non solo sulle battaglie che vinciamo ma anche sulle guerre a cui metteremo fine, guerre, forse cosa più importante, in cui non siamo mai entrati”, ha poi aggiunto con un riferimento alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente. “La mia più orgogliosa eredità sarà quella di pacificatore e unificatore, questo è quello che voglio essere”, ha poi aggiunto.  

“Gli ostaggi in Medio Oriente stanno tornando a casa dalle loro famiglie”, ha poi aggiunto citando l’accordo tra Israele e Hamas: tutta l’aula del Campidoglio si alza in piedi. Si alzano anche Joe Biden e Kamala Harris, seduti alla sinistra del 47mo presidente degli Stati Uniti. 

Nonostante questo impegno di pace dichiarato, Trump ha affermato l’intenzione di costruire “l’esercito più forte che abbiate mai visto”. “Come nel 2017, noi di nuovo costruiremo l’esercito più forte che il mondo abbia mai visto”, ha ribadito. 

E ancora. Grazie alla “nostra potenza, fermeremo tutte le guerre e porteremo un nuovo spirito di unità a un mondo che è arrabbiato, violento e totalmente imprevedibile”. Questa la promessa di Donald Trump a conclusione del suo discorso.  

“Negli ultimi anni la nostra nazione ha sofferto molto, ma noi la riporteremo indietro e la faremo tornare grande, più grande che mai. Saremo una nazione come nessun’altra, piena di compassione, coraggio ed eccezionalità”, ha detto Trump, convinto che “l’America sarà di nuovo rispettata e ammirata, anche dalle persone di religione, fede e buona volontà. Saremo prosperi, orgogliosi, forti e vincenti come non mai”. 

“Non saremo conquistati. Non ci faremo intimidire – ha assicurato -. Non ci lasceremo abbattere e non falliremo. Da oggi gli Stati Uniti d’America saranno una nazione libera, sovrana e indipendente. Resisteremo con coraggio, vivremo con orgoglio. Sogneremo con coraggio e nulla ci ostacolerà perché siamo americani, il futuro è nostro e la nostra età dell’oro è appena iniziata”, la conclusione. 

 

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