Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e Fondazione Umberto Veronesi è più che mai attiva con ‘Pink is good’, progetto che supporta la ricerca e la sensibilizzazione sulla lotta ai tumori femminili. Al suo fianco anche Qvc Italia con la campagna ‘Shopping4Good’, programma sviluppato per sostenere la raccolta fondi a supporto della ricerca scientifica e della cura del tumore al seno, utero e ovaio. “Collaborazioni come quella con Qvc sono fondamentali – afferma Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi – Le scegliamo anche in base ai prodotti e al target dei loro clienti, perché aziende come Qvc hanno un forte impatto mediatico e possono aiutarci a trasmettere quelle che sono le nostre linee guide. Inoltre queste collaborazioni rappresentano quasi il 40% della nostra capacità di raccolta fondi”.
Tutto il mondo della sanità ha subito forti rallentamenti dalla pandemia di Covid-19 e anche la prevenzione dei tumori ne ha sofferto. “L’anno scorso non sono state invitate a fare attività di prevenzione 4 milioni e mezzo di persone, e di queste 2 milioni e mezzo non hanno potuto fare gli esami che avrebbero dovuto fare – ricorda Ramaioli – Questo significa che c’è stata una mancata diagnosi quando magari i tumori erano ancora piccoli e avrebbero permesso una presa in carico del paziente in modo tempestivo. Con un anno di ritardo tutto diventa più pesante sia per i pazienti e i familiari sia per i costi che dovrà sostenere il sistema sanitario”.
La prevenzione continua comunque ad essere fondamentale e in Italia ci sono ancora diversi passi avanti da fare. “Fino a qualche anno fa era difficile parlare sui media di tumori, invece la prevenzione deve essere quotidiana e incessante – precisa Ramaioli – Parlare frequentemente di alimentazione, di attività sportiva e di tutto ciò che è prevenzione è fondamentale. E’ una questione di cultura e di mentalità, ci sono regioni italiane dove ancora si parla troppo poco di prevenzione e di conseguenza se ne fa molta meno”.