Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale

(Adnkronos) –
Per la prima volta dall’inizio della guerra, la Russia ha lanciato un attacco contro l’Ucraina con un missile balistico intercontinentale (Icbm). Lo ha denunciato l’Aeronautica di Kiev, secondo cui il lancio è avvenuto dalla regione di Astrakhan. Nel raid, sarebbero stati lanciati sei missili RS-26 Rubezh. L’attacco russo, secondo Kiev, si è concentrato sulla regione di Dnipro. Il primo bilancio fa riferimento ad almeno 2 feriti. Il missile RS-26 Rubezh ha una gittata di migliaia di chilometri e può portare sia testate convenzionali che nucleari. 

Il Cremlino non commenta la notizia diffusa da Kiev. “Non ho nulla da dire, questa è una domanda per la Difesa”, risponde ai giornalisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. 

 

I missili, negli ultimi 2 giorni, sono protagonisti assoluti del conflitto. Kiev, dopo l’ok degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, ha iniziato a lanciare missili a lungo raggio Atamcs e Storm Shadow
contro obiettivi militari in Russia, in particolare nella regione di Kursk. Ieri, missili Storm Shadow sono stati lanciati nell’area del villaggio di Maryno per colpire un centro di comando. Oggi, il ministero della Difesa russo rende noto che i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due missili britannici. 

Alla luce degli ultimi sviluppi, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusa Washington: l’amministrazione Biden starebbe lavorando affinché “le operazioni militari continuino non solo quest’anno, ma anche il prossimo”. Per Zakharova, il Pentagono è ‘colpevole’ di “essersi affrettato a cercare di trasferire ciò che rimane degli aiuti militari al regime di Kiev prima dell’insediamento del presidente” Donald Trump. 

Il volume di questi aiuti aumenta ogni giorno, prosegue sostenendo poi che “questi fatti confermano ancora una volta la rilevanza dell’operazione militare speciale – il nome ufficiale dato da Mosca all’invasione dell’Ucraina – per denazificare e smilitarizzare l’Ucraina ed eliminare le minacce che provengono dal suo territorio”. 

 

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