(Adnkronos) – “Lavrov non ha potuto fare a meno di lasciar trasparire il radicato antisemitismo delle élite russe. Le sue atroci osservazioni sono offensive per il Presidente Zelensky, l’Ucraina, Israele e il popolo ebraico. Più in generale, dimostrano che la Russia di oggi è piena di odio verso le altre nazioni”. Ad affermarlo in un tweet è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba commentando le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, di ieri a Zona Bianca su Rete4. Lavrov ha affermato che “anche Hitler aveva sangue ebreo. Non significa assolutamente nulla. Il saggio popolo ebraico dice che gli antisemiti più ardenti sono di solito ebrei”.
“Le dichiarazioni antisemite di Lavrov, le accuse agli ebrei della Seconda guerra mondiale e dell’Olocausto sono la prova che la Russia è un successore dell’ideologia nazista. Cercando di riscrivere la storia, Mosca sta semplicemente cercando argomenti per giustificare gli omicidi di massa degli ucraini”, aveva già affermato in un tweet il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak. La Russia, aggiungeva, “valuta erroneamente il mondo e il suo posto in esso; la Russia accusa gli ebrei di provocare la guerra, ripensa la storia mondiale a favore del nazismo e del diritto all’omicidio ideologico; la Russia amplia l’arsenale militare senza trascurare le tecnologie del terrorismo e del genocidio”.
Immediata la reazione di Israele alle parole di Lavrov. Il ministero degli Esteri Yair Lapid ha infatti convocato l’ambasciatore russo in Israele in segno di protesta affermando che Israele si aspetta di ricevere della scuse per le parole di Lavrov. “Le sue parole sono imperdonabili, l’ambasciatore sarà convocato per una consultazione”, ha detto Lapid citato dall’emittente N12.