Ucraina, Salvini: “Dare dell’animale a interlocutore non è il massimo”

(Adnkronos) – “Se vuoi dialogare con qualcuno e gli dai del cane, è difficile che poi si sieda a dialogare con te”. Così Matteo Salvini, intervenendo al termine della informativa del premier Mario Draghi, in Senato, con implicito riferimento al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e alle sue parole su Putin. Un ministro “dovrebbe distendere i rapporti diplomatici” ma “poi dà del’animale a qualcuno con cui dobbiamo sederci intorno al tavolo”. Non mi sembra il massimo dell’iniziativa diplomatica”, dice il leader della Lega, mentre Di Maio ascolta dal palco del governo. 

“Grazie a Draghi per le parole di pace, sia a Washington che oggi in Aula”, ha detto quindi il leader leghista. “Chi continua a parlare di armi non fa il bene dell’Ucraina e del popolo italiano”, spiega, aggiungendo: “Se qualcuno anche in Aula invita a dare più armi e gli operai italiani a tirare la cinghia, io non ci sto”. 

“Chieda – dice ancora rivolto a Draghi – un cessate il fuoco di 48 ore, con Italia, Francia e Santa Sede garanti, chieda e sono convinto che sarà ascoltato”. “La pace – sottolinea – si ottiene lavorando seriamente, con tutte le persone interessate, non con la bandiera della pace in piazza”.  

“Qualcuno prima di lei, in politica estera ha osato, Craxi, Moro, Prodi, Berlusconi, l’Italia veniva prima di altri e prevedeva prima di altri come uscire dal conflitto”, ha continuato rivolgendosi al premier. “Una Italia libera e sovrana, non alle dipendenze di nessuno, vedrà che al posto di armi, entro la fine di questo mese si parlerà di pace”, spiega. 

E ancora: “Ci sono tonnellate di grano fermo, 200 milioni di cittadini africani rischiano di morire, se non si sblocca l’invio del grano e non si semina, chieda lei lo sblocco delle navi. Provi a chiedere a Mosca di ritirare la candidatura di Mosca per Expo e di darla a Odessa”. 

(Adnkronos)