Ucraina, spettatrice teatro sotterraneo: “ho pianto, l’arte è la nostra arma”

(Adnkronos) – “Ho pianto durante lo spettacolo con mia figlia. Due ore di lacrime, emozioni. Ed ho continuato a piangere quando appena uscita ho saputo di Mariupol, dell’altro teatro”. Mentre i bombardamenti distruggevano il teatro di Mariupol, all’Ivano-Frankivsk della omonima città ad ovest del paese nei pressi dei Carpazi, andava in scena Nation, tratto dal libro della scrittrice contemporanea Maria Matios. Momenti regalati di cultura anche sotto gli allarmi aerei “a cui non rinunciamo perché l’arte è la nostra arma, la nostra medicina e la mia psicoterapia. La vita è fragile e può terminare in un attimo. Siamo tutti indifesi. Ed io continuo a piangere: perché c’erano iscrizioni visibili con scritto ‘Bambini’ ma neanche questo ha fermato i loro bombardamenti”. E’ la testimonianza all’Adnkronos di Natalia Krasnenkova, una spettatrice di ‘Nation’ all’Ivano-Frankivsk.  

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