Ucraina, Zelensky: “Ogni giorno piovono bombe, abbiamo bisogno di sistemi Patriot”

(Adnkronos) – “Abbiamo bisogno di almeno sette sistemi Patriot per poter proteggere le nostre città e i nostri centri urbani dagli attacchi aerei e perché la nostra gente possa continuare a vivere normalmente”. Così il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, nel suo intervento alla conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina. 

“La difesa aerea è davvero la risposta a tutto e vorrei ringraziarti, Olaf, per averci aiutato, fornendoci le capacità di difesa”, ha detto Zelensky, rivolgendosi al cancelliere tedesco, Olaf Scholz. 

“Ogni giorno piovono bombe sulle teste del popolo ucraino. Assisteremo alla distruzione ad opera di missili e droni finché non saremo in grado di privare la Russia della capacità di terrorizzare”, ha proseguito il presidente ucraino, secondo cui la Russia “non ha un interesse genuino a sedersi ad un tavolo e negoziare la pace, ma non le permetteremo di distruggere la vita delle persone con i suoi missili”. 

Il presidente russo, Vladimir Putin, “usa l’energia come un’arma – ha scandito ancora Zelensky nel corso del suo intervento – Vuole metterci in ginocchio distruggendo il nostro sistema di produzione di energia”. Gli attacchi russi contro le infrastrutture dell’Ucraina hanno distrutto metà della sua capacità di produzione di elettricità, ha affermato il presidente ucraino. “A seguito degli attacchi di missili e droni russi, nove gigawatt di capacità sono già stati distrutti. Il picco del consumo di elettricità lo scorso inverno è stato di 18 gigawatt. Quindi la metà adesso non esiste”, ha spiegato Zelensky. 

Nell’intervento di apertura della conferenza internazionale il cancelliere Scholz ha sottolineato: “Siamo qui a Berlino per continuare a lavorare per la ricostruzione di un’Ucraina forte, libera ed europea, fedele ai propri principi. Queste sono le precondizioni affinché Putin possa capire che non ci sarà né una vittoria militare né una pace imposta”. “Possiamo dire con certezza che la Russia non avrà successo con il suo attacco imperialista”, ha scandito Scholz, aggiungendo che Putin “deve mettere fine alla sua brutale campagna militare e ritirare le sue truppe”.  

“Ciò di cui l’esercito ucraino ha urgentemente bisogno oggi sono munizioni e armi soprattutto per la difesa aerea ed è per questo che forniremo all’Ucraina un terzo sistema di difesa aerea Patriot” oltre a cannoni e proiettili di artiglieria. “Tutto ciò verrà fornito nelle prossime settimane e mesi”, ha detto il cancelliere tedesco. “Continueremo a sostenere l’Ucraina sotto attacco per tutto il tempo necessario”, ha assicurato Scholz, sottolineando che “mai come oggi le relazioni tra Ucraina e Germania sono state così strette”. 

“La Banca Mondiale calcola che nei prossimi 10 anni serviranno quasi 500 miliardi di dollari” per la ricostruzione dell’Ucraina. “Dopodomani io e il presidente Zelensky ci incontreremo nuovamente al G7 in Puglia. Mi esprimerò con forza a favore di impegni di ampio respiro e a lungo termine di sostegno all’Ucraina”, ha dichiarato il cancelliere tedesco. 

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento alla conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Berlino, ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno all’Ucraina da 140 milioni di euro per interventi urgenti sulle infrastrutture critiche, le ferrovie, la salute, il settore agro-alimentare e il settore umanitario, incluso lo sminamento. Il titolare della Farnesina ha indicato come nel pacchetto ci siano 45 milioni di euro a sostegno della ricostruzione di Odessa e ha annunciato che più tardi sarà firmato un memorandum con il governo ucraino sul patronato su Odessa.  

Il memorandum segue l’assunzione del patronato per la ricostruzione della città e della regione di Odessa che Tajani ha deciso insieme al primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, in occasione della sua visita a Kiev il 2 ottobre 2023. 

Tajani, rivolgendosi al suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, si è detto “totalmente d’accordo” con lui. La prima strategia per la ricostruzione dell’Ucraina è proteggere gli edifici e le infrastrutture attraverso i sistemi difesa aerea. L’Italia è pronta a inviare un nuovo pacchetto di aiuti militari con Samp/T”.  

Putin “vuole schiacciare la città” di Kharkiv “e il suo amore per la vita e la libertà. Quindi Kharkiv e l’Ucraina hanno bisogno di tutto il nostro sostegno. E’ quello che ci porta qui a Berlino. Putin deve fallire. L’Ucraina deve prevalere”, le parole a Berlino della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

“A Londra l’anno scorso ho presentato un nuovo strumento da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, per fornire un supporto prevedibile fino al 2027. E gli Stati membri l’hanno sostenuto, anche grazie all’instancabile impegno personale del cancelliere Olaf Scholz. La struttura è supportata da un solido piano di riforme e investimenti. Ora è attiva e funzionante. In Ucraina sono già arrivati 6 miliardi di euro. E qui a Berlino stiamo siglando i primi accordi da 1,4 miliardi di euro con le nostre banche partner per attrarre investimenti in Ucraina dal settore privato”, ha detto von der Leyen. “E, come ha già detto Olaf, lanceremo inoltre un supporto dedicato agli investimenti azionari in Ucraina”, ha aggiunto. 

Il piano per l’Ucraina prevede, tra l’altro, “riforme nel settore della giustizia e contro la corruzione, la base per rendere attraente l’Ucraina per le imprese e gli investitori. E sta portando anche l’Ucraina più vicina alla nostra Unione Europea. L’Ucraina ha compiuto tutti i passi che avevamo stabilito. E’ per questo che crediamo l’Ue debba avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina già entro la fine di questo mese”, ha sottolineato la presidente della Commissione Europea. “Presidente Zelensky, caro Volodymyr – ha continuato rivolta al presidente ucraino – questa è la prima conferenza per la ripresa dell’Ucraina che si svolge all’interno dell’Unione Europea. Ed è questo il posto per il tuo Paese. Kharkiv è Europa. L’Ucraina è Europa. E la nostra Unione è la vostra casa. Slava Ukraine. E viva l’Europa”, ha concluso. 

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